Il senatore azzurro era ospite del Parolario. Il suo intervento doveva ruotare attorno ai presunti diari di Mussolini
Al grido di “Fuori la mafia dallo Stato” e “Devi andare in carcere”, il Senatore Marcello Dell’Utri, ospite nel tardo pomeriggio a Como della rassegna Parolario dedicata all’universo dei libri ha dovuto abbandonare il palco e rinunciare all’annunciata presentazione dei presunti diari di Mussolini.
Una dura contestazione nei suoi confronti che era decisamente nell’aria da qualche giorno tanto che lo stesso Dell’Utri, che ha un domicilio a Torno, vicino a Como, aveva rinunciato a presenziare sabato all’inaugurazione.Urla, grida, spintoni: “Altro che in galera, devi essere appeso per i piedi” si è sentito qualcuno urlare. “Sei un mafioso, vergognati”, ha urlato qualcun altro aggiungendo “uno solo dovete portare dentro e lo sapete. Uno solo, lui”. Protagonisti della contestazione sono stati un centinaio tra ragazzini che si sono dati appuntamento dopo il tam tam su Facebook e un gruppo di attempati militanti a Rifondazione comunista.
L’incontro di oggi non ha avuto neppure inizio in quanto all’arrivo del senatore alla manifestazione un centinaio di persone ha immediatamente iniziato a protestare gridando slogan e Marcello Dell’Utri si è quindi allontanato dagli stand allestiti in centro città. La partecipazione del senatore alla manifestazione era stata nei giorni scorsi criticata dagli esponenti della sinistra di Como. La contestazione si è conclusa con un’intonazione spontanea di Ciao bella ciao.
Nel maggio scorso Marcello Dell’Utri è stato condannato in appello a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Condanna, va detto, che non comprende gli anni delle stragi mafiose. Va anche ricordato che durante la conferenza stampa a poche ore dalla condanna dei giudici palermitana per l’ennesima volta aveva espresso stima al “suo eroe” Vittorio Mangano.
Fonte: Il FQ
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Al grido di “Fuori la mafia dallo Stato” e “Devi andare in carcere”, il Senatore Marcello Dell’Utri, ospite nel tardo pomeriggio a Como della rassegna Parolario dedicata all’universo dei libri ha dovuto abbandonare il palco e rinunciare all’annunciata presentazione dei presunti diari di Mussolini.
Una dura contestazione nei suoi confronti che era decisamente nell’aria da qualche giorno tanto che lo stesso Dell’Utri, che ha un domicilio a Torno, vicino a Como, aveva rinunciato a presenziare sabato all’inaugurazione.Urla, grida, spintoni: “Altro che in galera, devi essere appeso per i piedi” si è sentito qualcuno urlare. “Sei un mafioso, vergognati”, ha urlato qualcun altro aggiungendo “uno solo dovete portare dentro e lo sapete. Uno solo, lui”. Protagonisti della contestazione sono stati un centinaio tra ragazzini che si sono dati appuntamento dopo il tam tam su Facebook e un gruppo di attempati militanti a Rifondazione comunista.
L’incontro di oggi non ha avuto neppure inizio in quanto all’arrivo del senatore alla manifestazione un centinaio di persone ha immediatamente iniziato a protestare gridando slogan e Marcello Dell’Utri si è quindi allontanato dagli stand allestiti in centro città. La partecipazione del senatore alla manifestazione era stata nei giorni scorsi criticata dagli esponenti della sinistra di Como. La contestazione si è conclusa con un’intonazione spontanea di Ciao bella ciao.
Nel maggio scorso Marcello Dell’Utri è stato condannato in appello a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Condanna, va detto, che non comprende gli anni delle stragi mafiose. Va anche ricordato che durante la conferenza stampa a poche ore dalla condanna dei giudici palermitana per l’ennesima volta aveva espresso stima al “suo eroe” Vittorio Mangano.
Fonte: Il FQ
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Giusto, per giustizia compiuta, deve stare in galera. Ma va fatta chiarezza su tutte le imputazioni che lo riguardano, insieme a Silvio Berlusconi.
L'Italia vuole e merita giustizia; col maltolto da distribuire per alleviare le sofferenze della gente a causa del loro operato
la condanna COMPRENDE il 1992, quindi la precisazione sugli anni delle stragi e' tecnicamente inesatta.