L'attaccante del Milan si corregge: "Sono rammaricato per come mi sono espresso nei suoi confronti. Da napoletano non mi piace sentir parlare della mia città solo in termini di malaffare, ma ho capito che il problema è più grande di me e che certi argomenti vanno trattati con più attenzione
MILANO, 3 giugno 2010 - L'attaccante del Milan, Marco Borriello, corregge il suo pensiero, espresso in un'intervista al mensile "GQ", sul lavoro di Roberto Saviano e si dice "fortemente rammaricato" per le frasi usate sull'attività del giornalista, esprimendogli il suo "sostegno". "Sono fortemente rammaricato per come mi sono espresso nei confronti di Roberto Saviano e del suo lavoro di giornalismo d'inchiesta - scrive Borriello in una dichiarazione all'Ansa -. La mia impulsività nell'esprimermi può aver dato adito a un'interpretazione sbagliata del mio pensiero. Da napoletano che vive lontano dalla sua città sono stanco di sentire parlare sempre di Napoli e dei suoi cittadini nei soliti termini di malaffare, corruzione e camorra". Poi, la punta rossonera prosegue: "Riflettendo - chiude l'attaccante napoletano - mi sono reso conto che il problema è più grande di me e che determinati argomenti vanno trattati con più cautela e attenzione. Vorrei quindi dare il mio sostegno a Saviano e a tutti coloro che convivono quotidianamente con questa difficile realtà".
Fonte: Gazzetta.it
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MILANO, 3 giugno 2010 - L'attaccante del Milan, Marco Borriello, corregge il suo pensiero, espresso in un'intervista al mensile "GQ", sul lavoro di Roberto Saviano e si dice "fortemente rammaricato" per le frasi usate sull'attività del giornalista, esprimendogli il suo "sostegno". "Sono fortemente rammaricato per come mi sono espresso nei confronti di Roberto Saviano e del suo lavoro di giornalismo d'inchiesta - scrive Borriello in una dichiarazione all'Ansa -. La mia impulsività nell'esprimermi può aver dato adito a un'interpretazione sbagliata del mio pensiero. Da napoletano che vive lontano dalla sua città sono stanco di sentire parlare sempre di Napoli e dei suoi cittadini nei soliti termini di malaffare, corruzione e camorra". Poi, la punta rossonera prosegue: "Riflettendo - chiude l'attaccante napoletano - mi sono reso conto che il problema è più grande di me e che determinati argomenti vanno trattati con più cautela e attenzione. Vorrei quindi dare il mio sostegno a Saviano e a tutti coloro che convivono quotidianamente con questa difficile realtà".
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