Sulle intercettazioni «è stato trovato un punto di equilibrio», c'è stato «un lungo lavoro di mediazione» all'interno del partito, ma ora «non dobbiamo perdere più tempo e bisogna votarlo senza ulteriori modifiche». Silvio Berlusconi parla all'ufficio di presidenza del Pdl e fa capire che il testo sulle intercettazioni sarà blindato nell'aula parlamentare. Il presidente del Consiglio riferiscono fonti che stanno partecipando all'incontro a palazzo Grazioli, ha invitato il partito a serrare i ranghi sia sulle intercettazioni che sulla manovra e ha ribadito come ogni decisione verrà presa sempre a maggioranza all'interno dell'ufficio di presidenza del Pdl.

La settimana della verità sulle intercettazioni. In arrivo nuove sanzioni per gli editori, che potrebbero rispondere anche penalmente nel caso di pubblicazione di intercettazioni destinate alla distruzione e saranno passibili di multe fino a 450mila euro. Cambia la norma transitoria: la legge entrerà in vigore 30 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, e non saranno toccate le intercettazioni già autorizzate, che potranno continuare per altri 75 giorni dopo l’entrata in vigore del ddl. Subito in vigore le norme che vietano ai media di pubblicare le telefonate, e che consentono una pubblicazione solo per riassunto degli atti giudiziari. Arriva il contestato comma- Ghedini, che consente di prolungare di 48 ore in 48 gli ascolti: il pm in alcuni casi potrà disporre il prolungamento autonomamente (senza inviare le carte ad altro giudice), ma dovrà comunicare entro 24 ore la decisione al tribunale distrettuale del capoluogo per la convalida.

Non entrano in vigore subito, invece, le norme che prevedono la sostituzione del pm “reo” di aver fatto dichiarazioni sull’indagine o di aver violato il segreto istruttorio (un altro emendamento prevede che la sostituzione sia decisa dal capo dell’ufficio). Le intercettazioni ambientali, infine, saranno consentite (tranne nei luoghi di dimora privata) anche se non vi è il sospetto che si stia verificando un’attività criminosa in quel luogo. Correttivi che sembrano soddisfare anche i finiani, ma bocciati duramente dall’Idv: «Solo una passata di cipria su una legge vergognosa». Non è esclusa l’ipotesi del voto di fiducia, che si terrebbe giovedì. I funzionari di polizia scrivono a Fini per denunciare gli «effetti devastanti» del ddl, oggi fuori da palazzo Madama manifestano gli agenti del Silp Cgil che contestano il ddl anche “corretto”.

Fonte: Unita.it

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