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Dossier Telecom: «Vertici consapevoli»

MILANO - «Una gravissima intromissione nella vita privata delle persone mossa da logiche partigiane nella contrapposizione tra blocchi di potere economici e finanziari, logiche che tendono a beneficiare non già l'azienda come tale ma chi in un dato momento storico ne è il proprietario di controllo».

PATTEGGIAMENTO - Parliamo della vicenda dei dossier illegali Telecom: così il gup milanese Mariolina Panasiti scrive nella motivazione dei atteggiamenti di 16 imputati, tra cui Giuliano Tavaroli (4 anni e 2 mesi) e Fabio Ghioni (3 anni e 4 mesi) e delle due società Telecom e Pirelli (sanzioni pecuniarie per 7 milioni di euro) e chiama in causa Marco Tronchetti Provera, all'epoca dei fatti presidente dei due consigli di amministrazione. «Che Ghioni (il capo del Tiger Team, la struttura di informatici illegale interna a Telecom, ndr) avesse agito di sua iniziativa è palesemente inverosimile - scrive il gup -, che Tavaroli (all'epoca responsabile della security, ndr) gestisse pratiche di quel genere nel suo interesse è parimenti altamente improbabile. La ricostruzione degli avvenimenti fornita dai pm e da Telecom e Pirelli è risultata nettamente smentita dall'incartamento processuale. Le due aziende sono pervenute a una sostanziale accettazione delle contestazioni accedendo all'applicazione delle sanzioni pecuniarie».

FATTURE E BILANCI - Il gup ricorda anche che le imputazioni a carico delle due società sono in una situazione di alternatività rispetto all'accusa di appropriazione indebita. Accusa che per decisione dello stesso giudice è venuta meno in udienza preliminare. Secondo il gup «Telecom e Pirelli erano perfettamente consapevoli delle fatture emesse da società estere per un'attività che era formalmente devoluta all'esecuzione di ben individuati, immutevoli e ben conosciuti personaggi come Cipriani e Bernardini». E le fatture, rammenta il gup, gravano sul budget della security nei bilanci dell due società: «I bilanci sono stati approvati regolarmente secondo i meccanismi gerarchici fino ad arrivare ai consigli di amministrazione. In questi sedevano il presidente Marco Tronchetti Provera e l'amministratore delegato Carlo Buora. Bilanci approvati senza alcun rilievo di sorta» aggiunge il gup.

Fonte: Corriere.it

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