Che cosa si può ricordare oltre alle leggi ad personam a cui ha forzato il Parlamento e che oggi servono a ministri appena nominati per non presentarsi davanti al giudice? Badate bene, per un grave reato finanziario, non per reati «politici». Forse sono memorabili i condoni, gli scudi fiscali, i tagli inferti a scuola e cultura? L’Italia berlusconizzata è un Paese invecchiato, intristito, impoverito, incapace di reagire, di inventare, di indignarsi persino. Un Paese che non investe nella cultura e nella ricerca pur essendo fra quelli che già meno spendono per questi capitoli essenziali che Obama (ma anche Sarkozy) considera i «motori» della ripresa e delle modernizzazioni. Un Paese diviso, anzi spaccato. Non soltanto fra governo e opposizione, ma pure fra governo centrale e Regioni, pronte a restituire alcune competenze avute oltre trent’anni fa per non alzare loro le tasse, per non prendere loro i denari, insieme ai Comuni, dalle tasche degli italiani, per non togliere dal fuoco le castagne bruciate da lui, da Tremonti e da Bossi. Neppure l’italico stellone ci aiuta più.
Era una sorta di fortuna un po’ volgare, arronzata, che «aiutavamo» con qualche furberia, con qualche trovata ingegnosa. Berlusconi come Lippi? Beh, molto peggio: sicuro di sé fino alla boria (ricordatevi le passerelle nell’Abruzzo terremotato); incurante di critiche e consigli; incapace di fare squadra se non con altri come e peggio di lui. Guardate l’Expo 2015 di Milano che il tanto spregiato Prodi aveva portato a casa e che, affidata alla signora Moratti e ad altri genii lumbàrd, rischia il peggio. Anche perché un’idea che è una, ‘sti genii non l’hanno partorita, al di là della solita colata di cemento. Già, la forza delle idee. Lui ha la forza dei danèe . Per sé. Noi dovremmo avere quella delle idee, e del rigore. Per tutti. Ps: Un grande «menabuono» per chi della jella, e quindi, per converso, dello stellone, pensa, con Benedetto Croce, «non è vero, ma ci credo», è ritenuto il già citato Rossini. Ma, con tutta la simpatia e la stima per il grande Gioachino, stavolta temo non basti proprio.
Fonte: Unita.it
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Quella del nano non è fortuna ma solo ladrocinio a spese del Popolo Italiano.