L'AQUILA. A due giorni dal corteo per chiedere agevolazioni fiscali per l'area del cratere e maggiori garanzie sulla ricostruzione, l'assemblea di piazza Duomo rilancia la protesta contro la scelta del Tg1 e del Tg2 di ignorare la mobilitazione. Mentre su Facebook i commenti di protesta mandano in tilt le pagine delle testate, c'è chi pensa a un evento davanti alla sede Rai di viale Mazzini.
LA NUTELLA. Passi per il servizio sull'ernia di Buffon, che nel bel mezzo della kermesse Sudafricana rappresenta comunque un argomento di interesse. Passi per i danni derivanti dagli interventi estetici, ampiamente recensiti dal Tg1. Ma il servizio che proprio non è andatao giù agli aquilani è stato quello del Tg2 di mercoledì sera sulla Nutella. E' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
«Protestiamo contro i Tg delle due emittenti principali del servizio pubblico», si legge in decine di commenti «che hanno ritenuto più importante disquisire sulla cioccolata anziché dar voce a un corteo di 20mila persone che blocca l'autostrada, con sindaci e parlamentari in testa». Così, da due giorni a questa parte, circolano su Facebook strani fotomontaggi di gente in corteo con dietro un barattolo di Nutella gigante, con scritto «Aquilani in piazza per festeggiare la nutella». Una didascalia che richiama l'altrettanto contestata scelta del Tg5 di presentare il consiglio straordinario in piazza Palazzo come festa per la riapertura dei primi locali in centro.
VIALE MAZZINI. Proprio da qui è maturata l'idea di una mobilitazione a Roma, davanti alla sede Rai. «Se andremo a Roma», hanno spiegato dal tendone di piazza Duomo «manifesteremo non solo davanti a Montecitorio, ma anche davanti alla sede di viale Mazzini».
Sulla rete è stata fatta girare una lettera aperta al presidente della commissione di Vigilanza della Rai, Sergio Zavoli. «La stampa locale e le agenzie ci hanno seguiti», ha commentato Francesca Fabiani «e le testate hanno partecipato attivamente alla nostra manifestazione, ma Tg1 e Tg2 evidentemente devono ancora rispondere a dei padroni».
WEB IN TILT. I commenti del popolo di Facebook sulle pagine tematiche dedicate al Tg1 e al Tg2 sono arrivati talmente in massa, da costringere gli amministratori a chiudere temporaneamente gli spazi. Migliaia anche i messaggi di protesta agli indirizzi email alle due testate, divulgati sempre attraverso i social network. E intanto è nato il gruppo «No L'Aquila? No canone Rai», in cui gli amministratori invitano gli utenti aquilani a «non pagare il canone Rai finché non venga restituita dal servizio pubblico la giusta dignità ai fatti che accadono nella nostra città». Sullo stesso tono l'ordine del giorno straordinario presentato dai consiglieri Fabio Ranieri (Pd), Pasquale Corriere (Abruzzo Democratico) e Giuseppe Bernardi (Sd) in cui si invita non pagare il canone «come forma di disobbedienza civile».
Da parte degli organizzatori c'è comunque soddisfazione per la manifestazione. «Abbiamo dimostrato» ha detto ancora la Fabiani «che senza i cittadini le istituzioni hanno le armi spuntate».
Fonte: Ilcentro.gelocal.it
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LA NUTELLA. Passi per il servizio sull'ernia di Buffon, che nel bel mezzo della kermesse Sudafricana rappresenta comunque un argomento di interesse. Passi per i danni derivanti dagli interventi estetici, ampiamente recensiti dal Tg1. Ma il servizio che proprio non è andatao giù agli aquilani è stato quello del Tg2 di mercoledì sera sulla Nutella. E' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
«Protestiamo contro i Tg delle due emittenti principali del servizio pubblico», si legge in decine di commenti «che hanno ritenuto più importante disquisire sulla cioccolata anziché dar voce a un corteo di 20mila persone che blocca l'autostrada, con sindaci e parlamentari in testa». Così, da due giorni a questa parte, circolano su Facebook strani fotomontaggi di gente in corteo con dietro un barattolo di Nutella gigante, con scritto «Aquilani in piazza per festeggiare la nutella». Una didascalia che richiama l'altrettanto contestata scelta del Tg5 di presentare il consiglio straordinario in piazza Palazzo come festa per la riapertura dei primi locali in centro.
VIALE MAZZINI. Proprio da qui è maturata l'idea di una mobilitazione a Roma, davanti alla sede Rai. «Se andremo a Roma», hanno spiegato dal tendone di piazza Duomo «manifesteremo non solo davanti a Montecitorio, ma anche davanti alla sede di viale Mazzini».
Sulla rete è stata fatta girare una lettera aperta al presidente della commissione di Vigilanza della Rai, Sergio Zavoli. «La stampa locale e le agenzie ci hanno seguiti», ha commentato Francesca Fabiani «e le testate hanno partecipato attivamente alla nostra manifestazione, ma Tg1 e Tg2 evidentemente devono ancora rispondere a dei padroni».
WEB IN TILT. I commenti del popolo di Facebook sulle pagine tematiche dedicate al Tg1 e al Tg2 sono arrivati talmente in massa, da costringere gli amministratori a chiudere temporaneamente gli spazi. Migliaia anche i messaggi di protesta agli indirizzi email alle due testate, divulgati sempre attraverso i social network. E intanto è nato il gruppo «No L'Aquila? No canone Rai», in cui gli amministratori invitano gli utenti aquilani a «non pagare il canone Rai finché non venga restituita dal servizio pubblico la giusta dignità ai fatti che accadono nella nostra città». Sullo stesso tono l'ordine del giorno straordinario presentato dai consiglieri Fabio Ranieri (Pd), Pasquale Corriere (Abruzzo Democratico) e Giuseppe Bernardi (Sd) in cui si invita non pagare il canone «come forma di disobbedienza civile».
Da parte degli organizzatori c'è comunque soddisfazione per la manifestazione. «Abbiamo dimostrato» ha detto ancora la Fabiani «che senza i cittadini le istituzioni hanno le armi spuntate».
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