Una busta con una lettera di minacce e cinque proiettili di kalashnikov è stata recapitata nei giorni scorsi a Massimo Ciancimino. La notizia si è appresa solo oggi. La busta è arrivata nell'abitazione bolognese del figlio dell'ex sindaco di Palermo, che da mesi fa rivelazioni ai magistrati di Palermo sulla presunta trattativa tra Stato e Cosa nostra dopo il periodo stragista. Non è la prima volta che Ciancimino, che sta rendendo dichiarazioni a diverse procure italiane, tra le quali quella di Palermo, subisce intimidazioni.
Nella lettera, scritta a macchina, si fanno anche i nomi di Luciano Violante e Claudio Martelli "recidivi e traditori", oltre che ai pm Antonio Ingroia e Antonino Di Matteo e al conduttore televisivo Michele Santoro e al Procuratore capo di Caltanissetta Sergio Lari. Tra i nomi nella lettera anche quello del pentito Gaspare Spatuzza che a dicembre fece dichiarazioni al processo a Marcello Dell'Utri.
Proprio oggi l'ex ministro della Giustizia Claudio Martelli, citato nella lettera intimidatoria, ha deposto al processo a carico del generale Mario Mori e del colonnello mauro Obinu, accusati di favoreggiamento aggravato a Cosa nostra per la mancata cattura di Bernardo Provenzano. Nella lettera si fa riferimento ad alcuni numeri e alle dichiarazioni rese da Massimo Ciancimino negli ultimi mesi ai magistrati. Sull'episodio indaga la Digos di Bologna.
I cinque proiettili di kalashnikov sono lunghi dieci centimetri circa e sono adesso al vaglio della Polizia scientifica.
Fonte: palermo.repubblica.it
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è un film già visto.vogliono intimidire chi dice la verità