ROMA - Non ci sarà nessuna istruttoria della sesta commissione del Csm sull'ispezione in corso alla Procura di Trani, ma i consiglieri si limiteranno ad una risoluzione di carattere generale, che ribadirà i principi del rapporto tra poteri degli 007 di Alfano e segreto investigativo. Il documento potrebbe già essere approvato in commissione la prossima settimana. Mentre l'Agcom avvia un'istruttoria sul comportamento di Giancarlo Innocenzi, il membro dell'Autorità intercettato mentre cercava di esaudire i desideri di Berlusconi sulla chiusura di Annozero.
Ma intanto fonti giudiziarie confermano la notizia che sarà trasferita a Roma domani quella parte dell'inchiesta della procura di Trani che riguarda il presidente del Consiglio. La procura sarebbe favorevole a questo trasferimento di competenza territoriale. A Trani, invece, resterebbe l'altra parte dell'inchiesta, quella che riguarda il consigliere di Agcom Giancarlo Innocenzi e il direttore del Tg1 Augusto Minzolini. Per entrambi - mentre è accertato che le telefonate del presidente del Consiglio sono partite da Roma, quindi l'ipotesi di reato riguarda il Tribunale dei ministri - l'iscrizione nel registro degli indagati è scattata dopo un loro incontro con i magistrati della procura di Trani- Dunque il reato sarebbe stato commesso nella città pugliese.
Mancino critica Berlusconi. Sulla vicenda si registra oggi un intervento del vicepresidente del Csm, Nicola Mancino che, rispondendo a una domanda di un giornalista che gli ha chiesto cosa pensasse della posizione del premier Silvio Berlusconi, che ha affermato che i magistrati di Trani andrebbero puniti perché dal suo punto di vista non si possono intercettare conversazioni telefoniche del premier, ha detto: ''Questa è una valutazione del presidente del Consiglio che io non condivido''. Mancino è all'universita' degli studi di Milano dove partecipa a un dibattito dedicato alla figura storica di Guido Galli.
Mancino ha negato inoltre che il Csm abbia contestato il Guardasigilli, Angelino Alfano: ''Alfano - ha spiegato - si è un po' arrabbiato, ma noi abbiamo sempre ribadito la facoltà del ministro della Giustizia di inviare gli ispettori. Ispettori che - ha puntualizzato Mancino - non possono comprimere le indagini che sono autonome e rientrano nei poteri dei giudici e degli inquirenti. Attendiamo, ma l'uno e l'altro - ha aggiunto il vicepresidente del Csm riferendosi alle indagini in corso a Trani e alla decisione del Guardasigilli di inviare gli ispettori in quella procura - marciano su binari paralleli ma non convergenti''. Poi il vicepresidente del Csm avverte: "Gli scontri verbali possono creare un rischio terrorismo".
Schifani si schiera col premier. Il presidente del Senato, seconda carica dello Stato, non entra nel merito dell'inchiesta e non cita le pressioni dell'esecutivo sull'Authority. Ma, come hanno fatto i legali di Berlusconi nei giorni scorsi, si scaglia contro la fuga di notizie: "E' opportuno che si faccia luce al più presto su questa preoccupante fuga di notizie, non è la prima volta che avviene nel nostro Paese. Ormai il segreto istruttorio con la pubblicazione delle intercettazioni credo che non esista più". Poi, come Berlusconi negli ultimi giorni, Schifani fa un appello contro l'astensione. "Sarebbe un deficit di democrazia".
L'Agcom su Innocenzi. Il consiglio dell'Autorità ha deciso di chiedere al comitato etico interno una valutazione del caso Innocenti. "Il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni presieduto da Corrado Calabrò, - è scritto in una nota dell'organismo di garanzia - ha deliberato, all'unanimità, di chiedere al Comitato etico di esprimere il suo avviso in relazione alle notizie su alcune intercettazioni telefoniche, effettuate nell'ambito di un'indagine giudiziaria condotta dalla procura della Repubblica di Trani, che riporterebbero brani di conversazioni tenute, tra gli altri, da un componente dell'Autorità. Il Comitato etico si pronunzierà dopo aver audito l'interessato". "Il Comitato etico - conclude la nota - è composto dagli ex presidenti della Corte Costituzionale Riccardo Chieppa e Franco Bile, nonchè dal presidente aggiunto del Consiglio di Stato Pasquale de Lise".
Fonte: Repubblica.it
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