Un pacco bomba è stato trovato, questa mattina a Torino, in via Principi d'Acaja 15 all'interno della serranda dell'agenzia immobiliare Alfero. La zona è stata isolata. Sul posto stanno operando gli artificieri del comando provinciale dei carabinieri.

Secondo un primo esame l'ordigno era costituito da un involucro che conteneva dinamite allo stato gelatinoso, dei chiodi e dei buolloni ed era pronto ad esplodere. La miccia, secondo quanto riferisco i carabinieri del comando provinciale di Torino, era stata innescata, ma non c'è stata deflagrazione perchè la pioggia l'ha bagnata.

La bomba era in mezzo alle due vetrine dell'agenzia immobiliare, la Alfero Immobili. Si trattava di un involucro di carta, riferiscono i militari dell'Arma, con all'interno gelatina di esplosivo mescolata a chiodi e bulloni.

A dare l'allarme è stato il proprietario di un'agenzia immobiliare davanti alla quale è stato rinvenuto l'ordigno all'interno di un pacco di carta.

Per precauzione è stata chiusa la vicina fermata della metropolitana D'Acaja a pochi metri di distanza. Gli inquirenti sono al momento molto cauti anche perché non sono arrivate delle rivendicazioni.

"La nostra agenzia immobiliare non ha mai avuto problemi, mi sembra davvero strano che quella bomba fosse indirizzata proprio a noi". Lo sostiene Corrado Midolo, 49 anni, uno dei titolari dell'agenzia Alfero Immobili di fronte alla quale è stato rinvenuto l'ordigno esplosivo.

La bomba non è stata rivendicata e non si conoscono i motivi del fallito attentato. I carabinieri restano cauti, e non escludo nessuna matrice, anche se al momento l'ipotesi più accreditata dagli investigatori è che fosse indirizzata proprio all'agenzia immobiliare. E' chiaro che alcuni aspetti dell'ordigno fanno pensare a storie del passato, legate ai centri sociali e alle contestazioni in valle di Susa, ma al momento non c'è nessun tipo di elemento che può far ipotizzare a qualcosa di concreto.

I militari dell'Arma stanno ora raccogliendo la testimonianza di Midolo, che dopo aver notato il bacco sospetto ha chiamato i carabinieri. Sul posto, insieme ai carabinieri, è intervenuto anche il pm Enrico Arnaldi di Balme.

Fonte: Repubblica.it
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