ROMA - «Non solo assolutamente preoccupato per le inchieste» su appalti e Protezione civile. «Sono casi singoli». Lo ha assicurato Silvio Berlusconi uscendo dalla sua residenza romana a Palazzo Grazioli. «Non ho alcuna preoccupazione», ha affermato Berlusconi. «Ci sono casi singoli come ci sono nelle aziende, nei carabinieri, ovunque. Come ho detto l'altro giorno e ci sono state anche ironie a riguardo, è statisticamente provato che su cento persone, qualcuno fa il proprio interesse in maniera non legittima. Càpita sempre una cosa del genere».
DDL CORRUZIONE: «IO A PROPORLO» - «Tutto il governo è stato concorde per rendere più articolato il disegno di legge contro la corruzione: la prossima settimana penso che sarà pronto. Sono stato io a volerlo», ha reso noto il premier, «io a proporlo e io poi, a seguito della discussione approfondita che si è svolta in Consiglio dei ministri, a ritenere che poteva essere migliorato». Sul disegno di legge sulle intercettazioni, il presidente del Consiglio ha detto che proseguirà con l'esame al Senato e poi «abbiamo la riforma della giustizia che è fondamentale».
PDL: NESSUN CAMBIAMENTO - Berlusconi a Palazzo Grazioli in mattinata aveva incontrato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Altero Matteoli, e il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini, toccati dalle inchieste. «Non ci saranno cambiamenti ai vertici del partito, le notizie su cambi sono prive di fondamento. Non so da dove arrivino, ma è una disinformazione che i giornali fanno». Alla domanda se ci sia qualcosa nel partito che non lo soddisfi, Berlusconi ha risposto: «Non trovo assolutamente cose di cui preoccuparmi e che vanno cambiate. Si cerca sempre di migliorare, ma non c'è nulla che possa far pensare a qualcosa di traumatico perché non esiste nessuna necessità di farlo».
LA RUSSA: «IO TROPPO BRAVO?» - A Berlusconi sul Pdl ha indirettamente risposto Ignazio La Russa, in occasione dell’inaugurazione del museo del Risorgimento a Milano. «A volte sui giornali mi trovo una specie di alone di imperfezione: mi contestano di essere troppo bravo e che devo fare un passo indietro», ha detto il ministro della Difesa, che è anche co-coordinatore del Pdl. «È un partito nato sei mesi fa con un gran successo. C’è sempre qualcosa da fare e da migliorare. Se c'è da fare un passo indietro, sono pronto a farlo».
ROTONDI: «SE PERDIAMO VOTI, PROGETTO IN CRISI» - Il ministro per l'Attuazione del programma, Gianfranco Rotondi, esclude che Verdini «abbia i giorni contati» e pensa che non sia Verdini che «si giochi tutto alle elezioni regionali, ma il Pdl. Se perdiamo voti sulle liste, il progetto va in crisi».
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