La commisione bilancio della Camera ha dato via libera alla finanziaria e al bilancio, dopo aver approvato rapidamente il maxi emendamento del relatore. Al voto hanno partecipato solo i rappresentati della maggioranza che in poco meno di dieci minuti hanno bocciato circa 150 emendamenti dell'opposizione.Erano andate avanti tutta la notte le votazioni in commissione. L’esame era ripreso alle 20,30 di ieri: su 447 subemendamenti presentati, 90 non avevano passato uil filtro dell’ammissibilità. Il relatore di maggioranza Massimo Corsaro aveva annunciato in apertura che avrebbe dato parere negativo su tutte le proposte. Sul tavolo il maxi-emendamento riscritto da Corsaro che ingloba gli articoli due e tre del testo arrivato dal Senato, a cui si è aggiunta una parte del decreto fiscale sullo sconto degli anticipi Irpef. nell’ultima stesura la manovra, che doveva essere light, è salita a 9 miliardi di euro. «Un mega assalto alla diligenza suunpiccolo malloppo inquinato da soldi che provengono da un vergognoso condono fiscale, condono che avrà come esito l'aumento delle tasse», ha commentato Pier Luigi Bersani in Tv. Le risorse sono reperite oltre che dallo scudo, anche dal Tfr destinato all’Inps.
TEMI CALDI
I temi caldi sono molti: dai contributi all’editoria che Giulio Tremonti vorrebbe limitare, al capitolo Difesa con la nuova Spa che non piace all’opposizione, al pacchetto lavoro giudicato inadeguato dalla minoranza. Per non parlare della disposizione che avvia le aste sui beni confiscati alla mafia, su cui si è levato l’allarme per il rischio che quei beni tornino ai clan. Esclusi dal testo i contributi alle ronde (il sindacato di polizia si è detto soddisfatto) e gli sgravi alle banche che hanno concesso la moratoria alle imprese. Su quest’ultimo punto è intervenuto ieri il ministro Renato Brunetta. «Sono d'accordo con l'eliminazione degli sgravi alle banche visto che non hanno dimostrato grande disponibilità verso la moratoria, un po’ perché è su base volontaria e poi perchè le banche sono miopi ed egoiste», ha detto. In ogni caso l’intervento dovrebbe essere riproposto in un decreto annunciato per gennaio, dove dovrebebro trovare posto anche gli sgravi all’auto e quelli sulle ristrutturazioni ecologiche. Il sindacato inquilini invece critica la mini-cedolare sugli affitti, perché sarà sperimentale e limitata alla provincia dell'Aquila colpita dall'emergenza terremoto. «È una misura timida e insufficiente», ha commentato il segretario generale del Sunia, Franco Chiriaco. Se il testo passerà così com’è lascerà molti nodi ancora irrisolti. Fortissimo il pressing delle piccole aziende editoriali che si vedono attaccate da un blitz improvviso, proprio mentre il ministro Sandro bondi stava preparando il regolamento che avrebbe comunque consentito dei risparmi. Il taglio è un attacco alla democrazia per tutte le testate che attingono al contributo diretto dello Stato, tra cui anche l’Unità. Oggi la Fnsi ha convocato un’assemblea dei cdr delle testate coinvolte. Altra partita caldissima è quella dei dipendenti pubblici. La manovra non stanzia i fondi per i rinnovi contrattuali. La Cgil Fp ha già dichiarato lo sciopero. Per loro non potrà esserci un secondo appello: o si trovano subito le risorse, o sarà tutto rinviato all’anno prossimo.
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