SCHIO (Vicenza) - Scarpe verdi scontate del 15 per cento a chi è della Lega Nord: niente tessera di partito, basta dichiararsi «simpatizzanti » alla cassa. A Schio, in provincia di Vicenza, l'iniziativa è in vigore da settimane in un frequentato negozio di articoli sportivi.
Lo dice la sezione locale del partito e lo conferma il titolare del negozio, che però precisa: «Non c'è niente di politico, anzi se Bertinotti domani volesse farlo per i suoi stipuleremmo una convenzione anche con lui». Lo sconto al verde padano va però di traverso ai «no global» altovicentini, che sabato pomeriggio hanno boicottato il punto vendita accogliendo la clientela con striscioni, slogan e calzature verniciate dello stesso colore.
«Lo sconto è tutt'ora in vigore - spiega Luca Croce, uno dei titolari del negozio Carla Sport - è una convenzione che abbiamo fatto con la Lega, chi si dichiara simpatizzante ha una riduzione del 15 per cento su scarpe verdi da ginnastica e pantaloni delle tute, questi di qualsiasi tinta. Ma lo facciamo anche con associazioni sportive e palestre, per noi l'importante è richiamare clienti. Niente di politico, non avremmo alcun problema a convenzionarci con partiti della fazione opposta». Sabato pomeriggio alle 17 il punto vendita è stato preso di mira da un gruppo di ragazzi della sinistra radicale, appartenenti al centro autogestito Arcadia, di Schio: «Hanno messo degli striscioni sulla nostra vetrina, faremo denuncia ai carabinieri», commenta Croce. Sull'episodio interviene, polemica, anche la sezione leghista locale.
«E' inaccettabile, quando il proprietario è uscito per calmarli quelli del centro Arcadia l'hanno bersagliato di insulti – critica Valter Orsi, capogruppo leghista in consiglio comunale – hanno oscurato la vetrina con uno striscioni che accusavano il negozio di razzismo e xenofobia, perché c'è la convenzione con noi. Ma noi abbiamo un accordo con Carla Sport per abbigliamento e scarpe come ce l'hanno tante altre associazioni: abbiamo portato la nostra solidarietà al titolare, che non è un nostro iscritto. Il centro Arcadia ormai si sta organizzando in vere e proprie squadre d'assalto a turbativa dell'ordine pubblico. Purtroppo il Comune lo sostiene, attraverso l'Informagiovani che condivide il logo per alcune iniziative».
La questione è arrivata al Viminale. Ieri il senatore leghista vicentino Paolo Franco ha chiesto l'intervento del ministro dell'Interno Roberto Maroni: «Sono individui violenti e facinorosi, è opportuno che il ministero verifichi se l'amministrazione di sinistra in via diretta o indiretta li sostiene finanziariamente. Sarebbe molto grave». La portavoce del centro Arcadia, Jessica Borotto, minimizza i danneggiamenti: «Lo striscione che abbiamo appeso alla vetrina l'abbiamo tolto subito. Tutto è nato perché il negozio sconta le scarpe verdi a chi si dichiara amico della Lega: chiedere l'inclinazione politica personale non è un criterio adatto, soprattutto quella leghista, che tutti conosciamo dai fatti di cronaca come razzista e xenofoba. Non ci sono stati danni, il nostro boicottaggio si è limitato alla distribuzione di volantini davanti al punto vendita e ad ammassare un mucchio di scarpe verniciate di verde vicino alla porta, col senso di dare una “scarpata” ai sostenitori della Lega».
Fonte: Corriere.it
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Lo dice la sezione locale del partito e lo conferma il titolare del negozio, che però precisa: «Non c'è niente di politico, anzi se Bertinotti domani volesse farlo per i suoi stipuleremmo una convenzione anche con lui». Lo sconto al verde padano va però di traverso ai «no global» altovicentini, che sabato pomeriggio hanno boicottato il punto vendita accogliendo la clientela con striscioni, slogan e calzature verniciate dello stesso colore.
«Lo sconto è tutt'ora in vigore - spiega Luca Croce, uno dei titolari del negozio Carla Sport - è una convenzione che abbiamo fatto con la Lega, chi si dichiara simpatizzante ha una riduzione del 15 per cento su scarpe verdi da ginnastica e pantaloni delle tute, questi di qualsiasi tinta. Ma lo facciamo anche con associazioni sportive e palestre, per noi l'importante è richiamare clienti. Niente di politico, non avremmo alcun problema a convenzionarci con partiti della fazione opposta». Sabato pomeriggio alle 17 il punto vendita è stato preso di mira da un gruppo di ragazzi della sinistra radicale, appartenenti al centro autogestito Arcadia, di Schio: «Hanno messo degli striscioni sulla nostra vetrina, faremo denuncia ai carabinieri», commenta Croce. Sull'episodio interviene, polemica, anche la sezione leghista locale.
«E' inaccettabile, quando il proprietario è uscito per calmarli quelli del centro Arcadia l'hanno bersagliato di insulti – critica Valter Orsi, capogruppo leghista in consiglio comunale – hanno oscurato la vetrina con uno striscioni che accusavano il negozio di razzismo e xenofobia, perché c'è la convenzione con noi. Ma noi abbiamo un accordo con Carla Sport per abbigliamento e scarpe come ce l'hanno tante altre associazioni: abbiamo portato la nostra solidarietà al titolare, che non è un nostro iscritto. Il centro Arcadia ormai si sta organizzando in vere e proprie squadre d'assalto a turbativa dell'ordine pubblico. Purtroppo il Comune lo sostiene, attraverso l'Informagiovani che condivide il logo per alcune iniziative».
La questione è arrivata al Viminale. Ieri il senatore leghista vicentino Paolo Franco ha chiesto l'intervento del ministro dell'Interno Roberto Maroni: «Sono individui violenti e facinorosi, è opportuno che il ministero verifichi se l'amministrazione di sinistra in via diretta o indiretta li sostiene finanziariamente. Sarebbe molto grave». La portavoce del centro Arcadia, Jessica Borotto, minimizza i danneggiamenti: «Lo striscione che abbiamo appeso alla vetrina l'abbiamo tolto subito. Tutto è nato perché il negozio sconta le scarpe verdi a chi si dichiara amico della Lega: chiedere l'inclinazione politica personale non è un criterio adatto, soprattutto quella leghista, che tutti conosciamo dai fatti di cronaca come razzista e xenofoba. Non ci sono stati danni, il nostro boicottaggio si è limitato alla distribuzione di volantini davanti al punto vendita e ad ammassare un mucchio di scarpe verniciate di verde vicino alla porta, col senso di dare una “scarpata” ai sostenitori della Lega».
Fonte: Corriere.it
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