ROMA - Il comitato di redazione del Tg1 in rivolta contro il suo direttore Augusto Minzolini. A far alzare al voce al cdr sono stati i servizi andati in onda ieri in relazione alla manifestazione sulla libertà di stampa promossa dalla Fnsi e l'editoriale dello stesso direttore che affermava di non capire il senso di quella protestaDenunciare che la libertà di stampa è in pericolo è un assurdo", affermava Minzolini. Il cdr ha così deciso di chiedere ai vertici Rai "una convocazione urgente per esprimere le nostre preoccupazioni".
In un comunicato di cui è stata ottenuta l'autorizzazione dell'azienda per la lettura nel tg delle 20 di oggi, si legge: "Il Tg1 non è mai stato schierato, nella sua storia, contro alcuna manifestazione. Ieri il direttore lo ha allineato contro la manifestazione del sindacato unitario dei giornalisti per la libertà d'informazione, cui ha aderito una moltitudine di cittadini".
"Il Tg1 - continua il comunicato - ha per sua tradizione un ruolo istituzionale, non è un tg di parte. E' il Tg di tutti i cittadini, anche di quelli che hanno manifestato per chiedere il rispetto dell'articolo 21 della Costituzione. E cui sbrigativamente è stato detto di aver fatto una cosa 'incomprensibile'. Il Tg1 va in tutte le case". "E' servizio pubblico - afferma ancora il cdr - e rispetta ogni opinione e sensibilità per non mettere in gioco il suo patrimonio di credibilità. Ai telespettatori che in queste ore fanno giungere le loro proteste l'impegno del comitato di redazione perché siano recuperati rispetto ed equilibrio". Il comunicato si chiude con la richiesta ai vertici di viale Mazzini di un incontro urgente.
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In un comunicato di cui è stata ottenuta l'autorizzazione dell'azienda per la lettura nel tg delle 20 di oggi, si legge: "Il Tg1 non è mai stato schierato, nella sua storia, contro alcuna manifestazione. Ieri il direttore lo ha allineato contro la manifestazione del sindacato unitario dei giornalisti per la libertà d'informazione, cui ha aderito una moltitudine di cittadini".
"Il Tg1 - continua il comunicato - ha per sua tradizione un ruolo istituzionale, non è un tg di parte. E' il Tg di tutti i cittadini, anche di quelli che hanno manifestato per chiedere il rispetto dell'articolo 21 della Costituzione. E cui sbrigativamente è stato detto di aver fatto una cosa 'incomprensibile'. Il Tg1 va in tutte le case". "E' servizio pubblico - afferma ancora il cdr - e rispetta ogni opinione e sensibilità per non mettere in gioco il suo patrimonio di credibilità. Ai telespettatori che in queste ore fanno giungere le loro proteste l'impegno del comitato di redazione perché siano recuperati rispetto ed equilibrio". Il comunicato si chiude con la richiesta ai vertici di viale Mazzini di un incontro urgente.
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