MILANO - Un vero e proprio blitz. Sono settantasei le filiali di banche svizzere e quelle di banche italiane di emanazione elvetica o comunque ricollegabili ad intermediari elvetici o con sedi territorialmente vicine a San Marino, controllate oggi dagli agenti del Fisco.
Il corretto adempimento degli obblighi di segnalazione dei rapporti con la clientela, da parte di questi operatori, è infatti considerato particolarmente importante dal Fisco italiano, soprattutto ai fini delle indagini in tema di evasione fiscale internazionale. Nel mirino degli 007 il corretto adempimento da parte di banche e intermediari finanziari degli obblighi di comunicazione all'Archivio dei rapporti finanziari, imposti alle banche ed altri intermediari finanziari, di tutti i rapporti intrattenuti con la clientela e delle operazioni svolte al di fuori di rapporti continuativi.
LA NOTA - «Si è così aperta, su un primo campione di soggetti a particolare rischio - spiega una nota dell'Agenzia delle entrate - la partita dei controlli che ha l'obiettivo di garantire il preciso e puntuale rispetto degli obblighi di comunicazione e, dunque, la completezza dei dati contenuti nell'Archivio dei rapporti finanziari. Informazioni che rivestono fondamentale importanza ai fini della lotta agli illeciti fiscali internazionali e, più in generale, del contrasto all'evasione». L'Archivio è alimentato dalle comunicazioni relative ai rapporti continuativi intrattenuti con la clientela esistenti, a partire dalla data dell'1 gennaio 2005, alle operazioni poste in essere al di fuori di un rapporto continuativo con l'esclusione delle operazioni di versamento effettuate tramite bollettino di conto corrente postale per un importo unitario inferiore a 1.500 euro, nonchè ai rapporti diversi da quelli intrattenuti con i titolari dei rapporti continuativi o delle stesse operazioni extra-conto (procure e deleghe).
Le comunicazioni devono avvenire, in via telematica, con cadenza mensile. Ad oggi l'Archivio censisce oltre 950 milioni di rapporti ed oltre 90 milioni di soggetti con operazioni extra-conto. Sono obbligati a effettuare le comunicazioni: le banche, la società Poste italiane, gli intermediari finanziari, le imprese di investimento, gli organismi di investimento collettivo del risparmio, le società di gestione del risparmio e ogni altro operatore finanziario. Si tratta, complessivamente, di circa 13.000 operatori. L'obbligo ricade anche sulle filiali estere di operatori italiani e, ovviamente, su quelle italiane di operatori esteri.
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Il corretto adempimento degli obblighi di segnalazione dei rapporti con la clientela, da parte di questi operatori, è infatti considerato particolarmente importante dal Fisco italiano, soprattutto ai fini delle indagini in tema di evasione fiscale internazionale. Nel mirino degli 007 il corretto adempimento da parte di banche e intermediari finanziari degli obblighi di comunicazione all'Archivio dei rapporti finanziari, imposti alle banche ed altri intermediari finanziari, di tutti i rapporti intrattenuti con la clientela e delle operazioni svolte al di fuori di rapporti continuativi.
LA NOTA - «Si è così aperta, su un primo campione di soggetti a particolare rischio - spiega una nota dell'Agenzia delle entrate - la partita dei controlli che ha l'obiettivo di garantire il preciso e puntuale rispetto degli obblighi di comunicazione e, dunque, la completezza dei dati contenuti nell'Archivio dei rapporti finanziari. Informazioni che rivestono fondamentale importanza ai fini della lotta agli illeciti fiscali internazionali e, più in generale, del contrasto all'evasione». L'Archivio è alimentato dalle comunicazioni relative ai rapporti continuativi intrattenuti con la clientela esistenti, a partire dalla data dell'1 gennaio 2005, alle operazioni poste in essere al di fuori di un rapporto continuativo con l'esclusione delle operazioni di versamento effettuate tramite bollettino di conto corrente postale per un importo unitario inferiore a 1.500 euro, nonchè ai rapporti diversi da quelli intrattenuti con i titolari dei rapporti continuativi o delle stesse operazioni extra-conto (procure e deleghe).
Le comunicazioni devono avvenire, in via telematica, con cadenza mensile. Ad oggi l'Archivio censisce oltre 950 milioni di rapporti ed oltre 90 milioni di soggetti con operazioni extra-conto. Sono obbligati a effettuare le comunicazioni: le banche, la società Poste italiane, gli intermediari finanziari, le imprese di investimento, gli organismi di investimento collettivo del risparmio, le società di gestione del risparmio e ogni altro operatore finanziario. Si tratta, complessivamente, di circa 13.000 operatori. L'obbligo ricade anche sulle filiali estere di operatori italiani e, ovviamente, su quelle italiane di operatori esteri.
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