MILANO - In un intervento telefonico (guarda il video) a sorpresa a «Ballarò» il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi è tornato ad attaccare i giudici (nel giorno della sentenza Mills) e la tv pubblica. E ha poi parlato anche della sua telefonata a Marrazzo a proposito del video che lo riguardava.
L'ATTACCO - L'intervento di Berlusconi è arrivato al termine della trasmissione, che vedeva da una parte Rosi Bindi e Pier Ferdinando Casini, dall'altra i ministri La Russa e Alfano, e prima ha toccato temi di attualità, in particolare il taglio dell'Irap e la crisi. Ma l'affondo iniziale di Berlusconi è stato sui giudici: «L'anomalia italiana non è Silvio Berlusconi, ma sono i pm e i giudici comunisti di Milano che da quando Berlusconi è sceso in politica lo hanno aggredito in tutti i modi. I pm sono la vera opposizione nel nostro Paese».
Poi ha accusato Floris per i contenuti del programma e ripete l'attacco già fatto altre volte alla tv pubblica: «Lei fa dei processi pubblici nei miei confronti e senza contraddittorio nella tv pagata da tutti i cittadini. Ho assistito agli interventi degli esponenti della sinistra, ho assistito al festival delle falsità e della calunnia. La tv pubblica italiana ha una prevalenza assoluta di giornalisti di sinistra e di programmi di sinistra e attacca il governo». Una situazione «unica in tutto il mondo occidentale». E poi ancora: «L'ultimo sondaggio che ho qui davanti a me dice che il governo è al 54%, il presidente del Consiglio è al 68% e il Pd, che è tornato Pci con l'elezione di Bersani, è al 25%».
LE DOMANDE E LA BATTUTA - Dopo lo sfogo Floris è riuscito ad avviare una sorta di contraddittorio e i toni si sono distesi un po'. Berlusconi ha risposto ad alcune domande, in particolare sulla questione-Tremonti («Abbiamo chiarito ogni equivoco con alcuni esponenti del governo e si prosegue con la politica di rigore»), sulla riduzione dell'Irap («Si farà entro i tempi possibili e questo dipende da come si evolverà la crisi») e a una di Concita De Gregorio, direttore de l'Unità, sul caso Marrazzo. «Mia figlia - dice Berlusconi - mi ha detto del video di Marrazzo come parla una figlia al padre. Mondadori l'aveva già rifiutato perché Mondadori non è né Repubblica né l'Espresso. Ho chiamato Marrazzo gli ho dato il numero di telefono dell'agenzia lasciando a lui la libertà di denunciare o meno quello che era successo». In chiusura una battuta con Floris. «Presidente, come va con la scarlattina?» gli domanda il conduttore. «Se viene a casa mia sono felice di attaccargliela» replica il premier.
Fonte: corriere.it
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L'ATTACCO - L'intervento di Berlusconi è arrivato al termine della trasmissione, che vedeva da una parte Rosi Bindi e Pier Ferdinando Casini, dall'altra i ministri La Russa e Alfano, e prima ha toccato temi di attualità, in particolare il taglio dell'Irap e la crisi. Ma l'affondo iniziale di Berlusconi è stato sui giudici: «L'anomalia italiana non è Silvio Berlusconi, ma sono i pm e i giudici comunisti di Milano che da quando Berlusconi è sceso in politica lo hanno aggredito in tutti i modi. I pm sono la vera opposizione nel nostro Paese».
Poi ha accusato Floris per i contenuti del programma e ripete l'attacco già fatto altre volte alla tv pubblica: «Lei fa dei processi pubblici nei miei confronti e senza contraddittorio nella tv pagata da tutti i cittadini. Ho assistito agli interventi degli esponenti della sinistra, ho assistito al festival delle falsità e della calunnia. La tv pubblica italiana ha una prevalenza assoluta di giornalisti di sinistra e di programmi di sinistra e attacca il governo». Una situazione «unica in tutto il mondo occidentale». E poi ancora: «L'ultimo sondaggio che ho qui davanti a me dice che il governo è al 54%, il presidente del Consiglio è al 68% e il Pd, che è tornato Pci con l'elezione di Bersani, è al 25%».
LE DOMANDE E LA BATTUTA - Dopo lo sfogo Floris è riuscito ad avviare una sorta di contraddittorio e i toni si sono distesi un po'. Berlusconi ha risposto ad alcune domande, in particolare sulla questione-Tremonti («Abbiamo chiarito ogni equivoco con alcuni esponenti del governo e si prosegue con la politica di rigore»), sulla riduzione dell'Irap («Si farà entro i tempi possibili e questo dipende da come si evolverà la crisi») e a una di Concita De Gregorio, direttore de l'Unità, sul caso Marrazzo. «Mia figlia - dice Berlusconi - mi ha detto del video di Marrazzo come parla una figlia al padre. Mondadori l'aveva già rifiutato perché Mondadori non è né Repubblica né l'Espresso. Ho chiamato Marrazzo gli ho dato il numero di telefono dell'agenzia lasciando a lui la libertà di denunciare o meno quello che era successo». In chiusura una battuta con Floris. «Presidente, come va con la scarlattina?» gli domanda il conduttore. «Se viene a casa mia sono felice di attaccargliela» replica il premier.
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