TORINO - «L'è matt». Tradotto dal dialetto varesotto: «È matto». Il giudizio su Gianfranco Fini è di Umberto Bossi e l'argomento è il voto agli immigrati alle elezioni amministrative, un tema che il presidente della Camera ha nella sua agenda sin dal 2003 e che ha recentemente rilanciato.
Il giudizio di pazzia è stato espresso dal leader della Lega Nord a Torino, alla festa del partito, come riportato dalla Stampa.it.AIUTI A CASA LORO - «Come già riferito a monsignor Bagnasco, anche noi vogliamo aiutare gli immigrati, ma a casa loro. Se questo il presidente Fini non lo capisce è condannato a perdere altri voti», spiega il Senatùr. Secondo alcuni scenari la Lega, per questioni tattiche, non sarebbe del tutto contraria all'idea del voto agli immigrati, specie se viene proposta da altri. Infatti i voti che il Pdl potrebbe perdere, andrebbero ad accrescere le file leghiste. «Questo non lo so. Io so solo che certe cose non le dico», ha risposto Bossi.
CENA E REGIONALI - In serata ad Arcore Bossi cenerà con il presidente del Consiglio: il tema saranno le candidature per le regionali del prossimo marzo. «Ci incontreremo e cominceremo a parlare di candidature», ha sottolineato lo stesso Berlusconi, precisando che ogni decisione dovrà passare attraverso gli organi dirigenti del Pdl. Per la Liguria sembra stata trovata la soluzione: candidato presidente l'ex governatore e attuale deputato Sandro Biasotti (Pdl), vice il leghista Francesco Bruzzone.
Per la Lombardia la posizione dell'attuale governatore, Roberto Formigoni (Pdl), pare inattaccabile ma la Lega strapperebbe la vicepresidenza per Roberto Castelli, mentre per il Piemonte in pole position c'è il capogruppo leghista alla Camera Roberto Cota. Discorso aperto per il Veneto, dove i giochi tra Lega e Pdl sono ancora tutti da decidere.
Fonte: Corriere.it
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