Diciassette anni, dava depliant di un ristorante. Era in strada perchè il marciapiede era occupato dai venditori abusivi. Loro se la sono data a gambe, gli agenti hanno multato la ragazza. Torselli: «E' assurdo»
FIRENZE - Multata per una manciata di centimetri. Multata perché distribuiva volantini pubblicitari non sul marciapiede, come prescrive il regolamento di polizia urbana che proprio in questi giorni festeggia il suo primo compleanno, ma sulla strada. Multata dai vigili e portata al comando mentre intorno a lei si scatenava il fuggi- fuggi dei venditori abusivi. A portare alla luce la storia, accaduta una settimana fa a un passo da Ponte Vecchio, è Francesco Torselli, consigliere comunale del Pdl, che ha annunciato un’interrogazione al sindaco Matteo Renzi su quanto accaduto.
SU LUNGARNO ARCHIBUSIERI - Lungarno Archibusieri, dieci del mattino, assediata come sempre dai venditori abusivi e dai loro tappetini di merce contraffatta. Nicoletta, 17 anni, distribuisce volantini per pubblicizzare un ristorante in mezzo alle frotte di turisti che si muovono tra gli Uffizi e Palazzo Vecchio. Arriva una pattuglia dei vigili urbani. I venditori iniziano a scappare, scena già vista milioni di volte. Lei, Nicoletta, che pensa di essere l’unica in regola in mezzo a tutta quella ressa, resta ferma aspettando che passi la bufera. I vigili sembrano non accorgersi di quello che sta accadendo intorno a loro, i senegalesi sono già lontani quando si avvicinano alla ragazzina che ha i volantini pubblicitari in mano. Le chiedono un documento di identità, è minorenne, per questo la portano al comando e chiamano il padre che dovrà andare a riprenderla.
Padre e figlia tornano a casa con una multa di 160 euro, in base al comma 1 dell’articolo 37 del regolamento di polizia urbana che consente il volantinaggio purché non si sporchi e non si crei intralcio al traffico, anche quello dei pedoni. Lei effettivamente era in strada, non sul marciapiede. «Faremo ricorso contro questa multa — dice Raffaele, uno dei proprietari del ristorante finito sotto accusa — E non per i soldi, solo per una questione di principio. Farei ricorso anche per soli dieci euro».
SCENE QUOTIDIANE - Quando si fanno i conti tutti i giorni con la stessa scena — vigili che arrivano, senegalesi che scappano, turisti che vengono travolti, vigili che si allontanano, senegalesi che ritornano, turisti che contrattano — parlare di intralcio di fronte a una ragazzina che ha oltrepassato la linea di confine di un marciapiede per pubblicizzare un ristorante francamente sembra troppo. «È ridicolo, sul verbale è stato scritto che sporcava la strada e creava intralcio ai passanti. E tutti quei venditori abusivi allora cosa fanno? La verità — dice — è che siamo tartassati dai vigili mentre chi vive nell’illegalità continua a farlo. Pochi giorni fa ci hanno fatto una multa perché c’era una pianta fuori posto, al garage qui vicino hanno fatto una multa una volta perché c’erano i vetri sporchi, la successiva perché stavano lavando i vetri. Sembra di assistere alle comiche». «Mi pare assurdo che ci si accanisca con una ragazza che stava qualche metro sotto il marciapiede peraltro occupato dai tappetini — ribatte Torselli —. Siamo i primi a portare avanti le battaglie per il rispetto della legalità. I regolamenti sono fatti per essere applicati e quando si sbaglia bisogna pagare, ma non si può prescindere dal buon senso. Altrimenti diventa follia». Torselli presenterà l’interrogazione per sapere se l’episodio sia stato un atto isolato o se la polizia municipale ha davvero intenzione di multare, d’ora in poi, chiunque faccia volantinaggio in centro, anche se questo avviene laddove palesemente si verificano infrazioni decisamente più gravi».
FIRENZE - Multata per una manciata di centimetri. Multata perché distribuiva volantini pubblicitari non sul marciapiede, come prescrive il regolamento di polizia urbana che proprio in questi giorni festeggia il suo primo compleanno, ma sulla strada. Multata dai vigili e portata al comando mentre intorno a lei si scatenava il fuggi- fuggi dei venditori abusivi. A portare alla luce la storia, accaduta una settimana fa a un passo da Ponte Vecchio, è Francesco Torselli, consigliere comunale del Pdl, che ha annunciato un’interrogazione al sindaco Matteo Renzi su quanto accaduto.
SU LUNGARNO ARCHIBUSIERI - Lungarno Archibusieri, dieci del mattino, assediata come sempre dai venditori abusivi e dai loro tappetini di merce contraffatta. Nicoletta, 17 anni, distribuisce volantini per pubblicizzare un ristorante in mezzo alle frotte di turisti che si muovono tra gli Uffizi e Palazzo Vecchio. Arriva una pattuglia dei vigili urbani. I venditori iniziano a scappare, scena già vista milioni di volte. Lei, Nicoletta, che pensa di essere l’unica in regola in mezzo a tutta quella ressa, resta ferma aspettando che passi la bufera. I vigili sembrano non accorgersi di quello che sta accadendo intorno a loro, i senegalesi sono già lontani quando si avvicinano alla ragazzina che ha i volantini pubblicitari in mano. Le chiedono un documento di identità, è minorenne, per questo la portano al comando e chiamano il padre che dovrà andare a riprenderla.
Padre e figlia tornano a casa con una multa di 160 euro, in base al comma 1 dell’articolo 37 del regolamento di polizia urbana che consente il volantinaggio purché non si sporchi e non si crei intralcio al traffico, anche quello dei pedoni. Lei effettivamente era in strada, non sul marciapiede. «Faremo ricorso contro questa multa — dice Raffaele, uno dei proprietari del ristorante finito sotto accusa — E non per i soldi, solo per una questione di principio. Farei ricorso anche per soli dieci euro».
SCENE QUOTIDIANE - Quando si fanno i conti tutti i giorni con la stessa scena — vigili che arrivano, senegalesi che scappano, turisti che vengono travolti, vigili che si allontanano, senegalesi che ritornano, turisti che contrattano — parlare di intralcio di fronte a una ragazzina che ha oltrepassato la linea di confine di un marciapiede per pubblicizzare un ristorante francamente sembra troppo. «È ridicolo, sul verbale è stato scritto che sporcava la strada e creava intralcio ai passanti. E tutti quei venditori abusivi allora cosa fanno? La verità — dice — è che siamo tartassati dai vigili mentre chi vive nell’illegalità continua a farlo. Pochi giorni fa ci hanno fatto una multa perché c’era una pianta fuori posto, al garage qui vicino hanno fatto una multa una volta perché c’erano i vetri sporchi, la successiva perché stavano lavando i vetri. Sembra di assistere alle comiche». «Mi pare assurdo che ci si accanisca con una ragazza che stava qualche metro sotto il marciapiede peraltro occupato dai tappetini — ribatte Torselli —. Siamo i primi a portare avanti le battaglie per il rispetto della legalità. I regolamenti sono fatti per essere applicati e quando si sbaglia bisogna pagare, ma non si può prescindere dal buon senso. Altrimenti diventa follia». Torselli presenterà l’interrogazione per sapere se l’episodio sia stato un atto isolato o se la polizia municipale ha davvero intenzione di multare, d’ora in poi, chiunque faccia volantinaggio in centro, anche se questo avviene laddove palesemente si verificano infrazioni decisamente più gravi».
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