
"Non si tratta più soltanto di rappresentare le rivendicazioni delle popolazioni meridionali sulle quali grava il peso enorme del divario economico con il Nord del Paese - ha spiegato Iannaccone - ma di rispondere alla necessità di far emergere una nuova classe dirigente che sia intensamente caratterizzata dalla dimensione culturale, valoriale e dalla consapevolezza delle enormi difficoltà economiche del Mezzogiorno. Il Parlamento del Sud deve assolvere a questa funzione, coniugando la dimensione politica e la specificità tecnico-economica della questione meridionale".
"Se il governo non cambierà rotta e se il meridione sarà ancora penalizzato dalle scelte maturate nel chiuso del Consiglio dei ministri, il Sud con il suo Parlamento - ha concluso Iannaccone - sarà costretto ad assumere posizioni ben più radicali".
Oggi la direzione federale del Movimento per le autonomie ha nominato i coordinatori (tutti parlamentari) che assumono provvisoriamente la guida dell'Mpa e le competenze statutarie nelle quattro regioni meridionali che in primavera verranno chiamate alle urne per le elezioni regionali: Campania (dove andrà Giovanni Pistorio), Basilicata (Luciano Sardelli), Puglia (Elio Belcastro) e Calabria (Carmelo Lo Monte).

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