ROMA - Dopo il "Parlamento del Nord" della Lega, è in vista il "Parlamento del Sud" del Movimento per le autonomie di Raffaele Lombardo. "Di concreto per il Sud abbiamo visto ben poco. Siamo convinti che la questione meridionale vada posta con maggiore efficacia e determinazione, utilizzando nuovi strumenti: sono maturi i tempi per dar vita a un Parlamento del Sud", ha affermato Arturo Iannaccone, responsabile del dipartimento Welfare e Sanità dell'Mpa, confermando quanto anticipato già nei giorni scorsi. Pur essendo parte della maggioranza di governo, oggi i rappresentanti del movimento fondato da Lombardo non hanno partecipato al voto finale della Camera sul dl anticrisi e ora anticipano che potrebbero non firmare la risoluzione di maggioranza sul Dpef, presentandone anzi una propria.
"Non si tratta più soltanto di rappresentare le rivendicazioni delle popolazioni meridionali sulle quali grava il peso enorme del divario economico con il Nord del Paese - ha spiegato Iannaccone - ma di rispondere alla necessità di far emergere una nuova classe dirigente che sia intensamente caratterizzata dalla dimensione culturale, valoriale e dalla consapevolezza delle enormi difficoltà economiche del Mezzogiorno. Il Parlamento del Sud deve assolvere a questa funzione, coniugando la dimensione politica e la specificità tecnico-economica della questione meridionale".
"Se il governo non cambierà rotta e se il meridione sarà ancora penalizzato dalle scelte maturate nel chiuso del Consiglio dei ministri, il Sud con il suo Parlamento - ha concluso Iannaccone - sarà costretto ad assumere posizioni ben più radicali".
Oggi la direzione federale del Movimento per le autonomie ha nominato i coordinatori (tutti parlamentari) che assumono provvisoriamente la guida dell'Mpa e le competenze statutarie nelle quattro regioni meridionali che in primavera verranno chiamate alle urne per le elezioni regionali: Campania (dove andrà Giovanni Pistorio), Basilicata (Luciano Sardelli), Puglia (Elio Belcastro) e Calabria (Carmelo Lo Monte).
"Non si tratta più soltanto di rappresentare le rivendicazioni delle popolazioni meridionali sulle quali grava il peso enorme del divario economico con il Nord del Paese - ha spiegato Iannaccone - ma di rispondere alla necessità di far emergere una nuova classe dirigente che sia intensamente caratterizzata dalla dimensione culturale, valoriale e dalla consapevolezza delle enormi difficoltà economiche del Mezzogiorno. Il Parlamento del Sud deve assolvere a questa funzione, coniugando la dimensione politica e la specificità tecnico-economica della questione meridionale".
"Se il governo non cambierà rotta e se il meridione sarà ancora penalizzato dalle scelte maturate nel chiuso del Consiglio dei ministri, il Sud con il suo Parlamento - ha concluso Iannaccone - sarà costretto ad assumere posizioni ben più radicali".
Oggi la direzione federale del Movimento per le autonomie ha nominato i coordinatori (tutti parlamentari) che assumono provvisoriamente la guida dell'Mpa e le competenze statutarie nelle quattro regioni meridionali che in primavera verranno chiamate alle urne per le elezioni regionali: Campania (dove andrà Giovanni Pistorio), Basilicata (Luciano Sardelli), Puglia (Elio Belcastro) e Calabria (Carmelo Lo Monte).
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