Due ordigni sono esplosi alle 7.45 di oggi davanti all’Istituto
professionale ‘Morvillo-Falcone’ di Brindisi. Sei studenti – a quanto si
è saputo finora – sono rimasti feriti, una ragazza di 16 anni è morta,
altre sono in pericolo di vita. Una di queste è stata sottoposta a
intervento chirurgico: oltre alle ustioni, la deflagrazione le ha
provocato uno squarcio all’addome. Due studentesse, invece, hanno
riportato gravissime lesioni agli arti inferiori. La notizia è stata
resa nota dall’assessore regionale alla Protezione Civile, Fabiano Amati,
che ha avviato le operazioni di soccorso. Secondo i primi accertamenti
erano sul muretto esterno della scuola – e non in un cassonetto come
precedentemente appreso – le due bombole di gas esplose davanti alla
scuola pugliese. Un particolare questo che fa ritenere agli
investigatori che l’ordigno avesse come obiettivo l’istituto stesso. E’
in condizioni disperate l’altra studentessa, secondo il personale
medico, la situazione è molto complicata tanto da comportare
l’amputazione delle gambe.
“Un attacco della criminalità organizzata senza precedenti”: è stato questo il primo commento a TeleNorba del sindaco di Brindisi Mimmo Consales, secondo cui “ci sono troppe coincidenze in questa vicenda… Mi auguro che siano solo tali, anche se in questo momento la nostra unica preoccupazione è quella dei ragazzi”. Lo ha detto il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, rispondendo ad una domanda sulla possibile matrice mafiosa dell’attentato. Secondo quanto trapelato, le esplosioni sarebbero state tre, in breve successione una dall’altra, intorno alle otto di stamattina. A rimanere feriti alcuni studenti che stavano andando a scuola. L’edificio – che si trova nei pressi del tribunale – è stato fatto sgomberare e tutta la zona è stata transennata. Agenti della Digos e carabinieri sono impegnati nei rilievi. Tutti i feriti sono stati trasportati all’ospedale Perrino del capoluogo salentino. A quanto pare gli ordigni sono stati collocati dentro di due zaini abbandonati all’interno di un cassonetto ubicato di fronte all’ingresso dell’edificio scolastico. La bomba sarebbe composta da due bombole digas collegate tra loro. Gli investigatori, secondo quanto si apprende, non hanno però ancora stabilito il tipo di innesco che ha dato il via all’esplosione. A Brindisi stanno arrivando sia gli uomini del Ros dei carabinieri sia quelli del Servizio centrale operativo della polizia.
”Ci sono troppe coincidenze inquesta vicenda… Mi auguro che siano solo tali, anche se in questo momento la nostra unica preoccupazione è quella dei ragazzi” dice il sindaco. Nel territorio brindisino, in particolare quello di Mesagne, cittadina che è stata la culla della ‘Sacra corona unità, solo dieci giorni fa è stata portata a termine dalla polizia una imponente operazione contro i clan per associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione consumata e tentata, porto e detenzione illegale di arma da sparo, danneggiamento aggravato e incendio aggravato.
L’esplosione è stata violentissima come dimostrano i vetri rotti sia nell’istituto scolastico ma anche in alcune palazzine vicine e un pezzo del cassonetto, dove era stato sistemato l’ordigno, ha danneggiato la saracinesca di un esercizio a un centinaio di metri dal luogo dell’esplosione. Grande sgomento e paura si respira tra gli abitanti della zona mentre si fa notare come ricorra in questi giorni il ventennale dell’attentato di Capaci al giudice Falcone e come oggi sia previsto nel brindisino il passaggio della Carovana antimafia. L’esplosione è avvenuta in via Galanti, non lontano dal tribunale. Secondo quanto si è saputo finora, il cassonetto per la raccolta differenziata solitamente non si trovava davanti alla scuola ma era un po’ più lontano. Gli investigatori, pertanto, ipotizzano che sia stato volutamente spostato davanti all’istituto professionale. L’ordigno esploso – sempre secondo le prime notizie – sarebbe di notevole potenza. Per precauzione, sono state evacuate tutte le scuole di ogni ordine e grado di Brindisi e anche al tribunale è in corso una bonifica.
Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola si sta recando sul luogo dove stamani è esploso un ordigno, in via Galanti, a Brindisi, davanti all’Istituto professionale ‘Morvillo-Falcone’. Qui si trova l’assessore regionale alla Protezione Civile, Fabiano Amati: “Ci sono i vigili del fuoco – ha raccontato – non ci sono studenti, un muro della scuola è completamente annerito e ci sono detriti ovunque. E’ un disastro”. Vendola e Amati andranno poi nell’ospedale per incontrare i feriti. Centinaia di studenti sono ammassati dietro alle transenne e altri sono andati in ospedale. Nelle ultime settimane c’è stata una recrudescenza di fenomeni criminali con un attentato al presidente della commissione antiracket di Mesagne e l’allarme lanciato dalle istituzioni locali che ha anche portato a un incontro con il ministro dell’Interno.
L’ex ministro della Pubblica istruzione, Beppe Fioroni, ha sollecitato “una risposta coesa nella lotta al terrore” dopo “l’atto ignobile” dell’attentato davanti alla scuola di Brindisi. “Lascia sconcertati e profondamente addolorati – ha detto Fioroni – il gravissimo attentato davanti l’Istituto professionale Morvillo-Falcone a Brindisi. Più studenti feriti, una morta e una in gravi condizioni. Colpire gli studenti e la scuola – ha proseguito l’ex ministro – è un atto ignobile, vergognoso, contro il quale occorre una straordinaria risposta coesa nella lotta al terrore. Occorre una indignazione delle coscienze che parta dai nostri giovani e dalla scuola italiana, che nei momenti difficili hanno sempre rappresentato il cemento di unità del Paese, una risposta che richiami tutti al fatto che nel dramma della crisi economica c’è posto per la speranza e non ce ne è alcuno per la violenza e il terrore che verranno rapidamente repressi e fermati”. Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo è in partenza per Brindisi e si recherà sul luogo dove stamani di fronte alla scuola Morvillo Falcone è esploso un ordigno che ha procurato la morte di una studentessa.
Una scuola nella periferia di Brindisi il Morvillo Falcone, dove “in trent’anni non si è mai verificato nulla di tanto terribile”. A raccontare i momenti dell’esplosione è uno dei collaboratori dell’Istituto che, alle otto meno un quarto, al momento della deflagrazione, si trovava nella scuola per sistemare le aule. “Ho sentito un potente scoppio ma c’erano pochi ragazzi perché non era ancora orario di lezione – ha raccontato -. La nostra è una scuola nella periferia della città, un istituto professionale molto tranquillo. Non credo ci possano essere collegamenti con la Carovana della legalità organizzata oggi in città: noi stiamo nell’estrema periferia. Un fatto davvero inspiegabile”.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, informato dal ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, del primo angoscioso bilancio dell’esplosione di un ordigno davanti a una scuola dedicata a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo a Brindisi, sta seguendo gli sviluppi delle indagini con apprensione e partecipe vicinanza ai familiari della vittima, ai feriti e all’intera collettivita’ brindisina. Il ministro dell’Interno, sta seguendo personalmente la vicenda ed è in contatto diretto con il prefetto del capoluogo pugliese. Lunedi’ alle 15 il titolare del Viminale sarà in città per un vertice con le forze di sicurezza. A Brindisi è intanto in arrivo il vicecapo della polizia, Francesco Cirillo, con rappresentanti degli organismi investigativi centrali di polizia e carabinieri. Sul posto arriveranno anche gli investigatori dello Sco, il servizio centrale operativo della Polizia.
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“Un attacco della criminalità organizzata senza precedenti”: è stato questo il primo commento a TeleNorba del sindaco di Brindisi Mimmo Consales, secondo cui “ci sono troppe coincidenze in questa vicenda… Mi auguro che siano solo tali, anche se in questo momento la nostra unica preoccupazione è quella dei ragazzi”. Lo ha detto il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, rispondendo ad una domanda sulla possibile matrice mafiosa dell’attentato. Secondo quanto trapelato, le esplosioni sarebbero state tre, in breve successione una dall’altra, intorno alle otto di stamattina. A rimanere feriti alcuni studenti che stavano andando a scuola. L’edificio – che si trova nei pressi del tribunale – è stato fatto sgomberare e tutta la zona è stata transennata. Agenti della Digos e carabinieri sono impegnati nei rilievi. Tutti i feriti sono stati trasportati all’ospedale Perrino del capoluogo salentino. A quanto pare gli ordigni sono stati collocati dentro di due zaini abbandonati all’interno di un cassonetto ubicato di fronte all’ingresso dell’edificio scolastico. La bomba sarebbe composta da due bombole digas collegate tra loro. Gli investigatori, secondo quanto si apprende, non hanno però ancora stabilito il tipo di innesco che ha dato il via all’esplosione. A Brindisi stanno arrivando sia gli uomini del Ros dei carabinieri sia quelli del Servizio centrale operativo della polizia.
”Ci sono troppe coincidenze inquesta vicenda… Mi auguro che siano solo tali, anche se in questo momento la nostra unica preoccupazione è quella dei ragazzi” dice il sindaco. Nel territorio brindisino, in particolare quello di Mesagne, cittadina che è stata la culla della ‘Sacra corona unità, solo dieci giorni fa è stata portata a termine dalla polizia una imponente operazione contro i clan per associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione consumata e tentata, porto e detenzione illegale di arma da sparo, danneggiamento aggravato e incendio aggravato.
L’esplosione è stata violentissima come dimostrano i vetri rotti sia nell’istituto scolastico ma anche in alcune palazzine vicine e un pezzo del cassonetto, dove era stato sistemato l’ordigno, ha danneggiato la saracinesca di un esercizio a un centinaio di metri dal luogo dell’esplosione. Grande sgomento e paura si respira tra gli abitanti della zona mentre si fa notare come ricorra in questi giorni il ventennale dell’attentato di Capaci al giudice Falcone e come oggi sia previsto nel brindisino il passaggio della Carovana antimafia. L’esplosione è avvenuta in via Galanti, non lontano dal tribunale. Secondo quanto si è saputo finora, il cassonetto per la raccolta differenziata solitamente non si trovava davanti alla scuola ma era un po’ più lontano. Gli investigatori, pertanto, ipotizzano che sia stato volutamente spostato davanti all’istituto professionale. L’ordigno esploso – sempre secondo le prime notizie – sarebbe di notevole potenza. Per precauzione, sono state evacuate tutte le scuole di ogni ordine e grado di Brindisi e anche al tribunale è in corso una bonifica.
Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola si sta recando sul luogo dove stamani è esploso un ordigno, in via Galanti, a Brindisi, davanti all’Istituto professionale ‘Morvillo-Falcone’. Qui si trova l’assessore regionale alla Protezione Civile, Fabiano Amati: “Ci sono i vigili del fuoco – ha raccontato – non ci sono studenti, un muro della scuola è completamente annerito e ci sono detriti ovunque. E’ un disastro”. Vendola e Amati andranno poi nell’ospedale per incontrare i feriti. Centinaia di studenti sono ammassati dietro alle transenne e altri sono andati in ospedale. Nelle ultime settimane c’è stata una recrudescenza di fenomeni criminali con un attentato al presidente della commissione antiracket di Mesagne e l’allarme lanciato dalle istituzioni locali che ha anche portato a un incontro con il ministro dell’Interno.
L’ex ministro della Pubblica istruzione, Beppe Fioroni, ha sollecitato “una risposta coesa nella lotta al terrore” dopo “l’atto ignobile” dell’attentato davanti alla scuola di Brindisi. “Lascia sconcertati e profondamente addolorati – ha detto Fioroni – il gravissimo attentato davanti l’Istituto professionale Morvillo-Falcone a Brindisi. Più studenti feriti, una morta e una in gravi condizioni. Colpire gli studenti e la scuola – ha proseguito l’ex ministro – è un atto ignobile, vergognoso, contro il quale occorre una straordinaria risposta coesa nella lotta al terrore. Occorre una indignazione delle coscienze che parta dai nostri giovani e dalla scuola italiana, che nei momenti difficili hanno sempre rappresentato il cemento di unità del Paese, una risposta che richiami tutti al fatto che nel dramma della crisi economica c’è posto per la speranza e non ce ne è alcuno per la violenza e il terrore che verranno rapidamente repressi e fermati”. Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo è in partenza per Brindisi e si recherà sul luogo dove stamani di fronte alla scuola Morvillo Falcone è esploso un ordigno che ha procurato la morte di una studentessa.
Una scuola nella periferia di Brindisi il Morvillo Falcone, dove “in trent’anni non si è mai verificato nulla di tanto terribile”. A raccontare i momenti dell’esplosione è uno dei collaboratori dell’Istituto che, alle otto meno un quarto, al momento della deflagrazione, si trovava nella scuola per sistemare le aule. “Ho sentito un potente scoppio ma c’erano pochi ragazzi perché non era ancora orario di lezione – ha raccontato -. La nostra è una scuola nella periferia della città, un istituto professionale molto tranquillo. Non credo ci possano essere collegamenti con la Carovana della legalità organizzata oggi in città: noi stiamo nell’estrema periferia. Un fatto davvero inspiegabile”.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, informato dal ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, del primo angoscioso bilancio dell’esplosione di un ordigno davanti a una scuola dedicata a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo a Brindisi, sta seguendo gli sviluppi delle indagini con apprensione e partecipe vicinanza ai familiari della vittima, ai feriti e all’intera collettivita’ brindisina. Il ministro dell’Interno, sta seguendo personalmente la vicenda ed è in contatto diretto con il prefetto del capoluogo pugliese. Lunedi’ alle 15 il titolare del Viminale sarà in città per un vertice con le forze di sicurezza. A Brindisi è intanto in arrivo il vicecapo della polizia, Francesco Cirillo, con rappresentanti degli organismi investigativi centrali di polizia e carabinieri. Sul posto arriveranno anche gli investigatori dello Sco, il servizio centrale operativo della Polizia.
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