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La giunta del Senato dice sì alla richiesta di arresto di Tedesco

ROMA - La Giunta delle immunità del Senato ha bocciato con 10 voti contrari e 9 favorevoli la relazione di Alberto Balboni del Pdl, che respingeva la richiesta di arresto (avanzata dalla procura di Bari nell'ambito dell'inchiesta sulla sanità in Puglia), nei confronti del senatore Pd Alberto Tedesco. Hanno votato contro la relazione Balboni 8 senatori del Pd, un esponente dell'Idv e uno del'Udc: la maggioranza si è spaccata perché i due rappresentanti della Lega non hanno partecipato al voto (secondo il Pd perchè in imbarazzo). I senatori del Pdl non erano tutti presenti (mancava il senatore Cosimo Izzo); e con il non-voto dei due esponenti della Lega Sandro Mazzatorta e Giovanni Torri la maggioranza si era ridotta a nove senatori. L'opposizione era al completo ma il presidente Marco Follini si è astenuto. Da qui il risultato di 10 no, nove sì e un astenuto.

Una decisione sofferta, giunta nella tarda serata dopo una giornata di tensione, con i senatori commissari riuniti nel pomeriggio nella sala Pannini di palazzo Madama per ascoltare di nuovo il senatore Alberto Tedesco che ha chiesto di poter esporre ancora una volta la sua vicenda giudiziaria prima del verdetto della Giunta che comunque dovrà ora essere convalidato o respinto dall'Aula. E già questa sera il Pdl, con il capogruppo Maurizio Gasparri e il suo vice, Gaetano Quagliariello, ha fatto sapere che sul caso Tedesco la maggioranza ha fatto la sua parte e che ora in aula non parteciperà più al voto sul senatore Tedesco lasciando il
suo destino nelle mani dell'opposizione. "Il Pdl non parteciperà al voto in aula ma assicurerà soltanto il numero legale", ha detto Gasparri; e Quagliariello ha aggiunto: "La sinistra dovrà assumersi la sua responsabilità e decidere da sola sulle richieste della magistratura, noi la nostra parte l'abbiamo fatta e abbiamo dato un parere sull'arresto e una valutazione politica sull'inchiesta".

Il relatore della giunta, il senatore del Pdl, Alberto Balboni, si era subito detto contrario all'arresto pur riconoscendo che non c'è fumus persecutionis nelle carte trasmesse dai pm di Bari. La posizione della maggioranza, di negare l'arresto è stata motivata dal fatto che non si sarebbe in presenza di reati di tale straordinaria gravità da chiedere la custodia cautelare per il senatore che si è autosospeso dal Pd. Il Partito democratico, vista la validità delle richieste perché non c'è fumus persecutionis, ha ritenuto di non doversi sostituire ai giudici, ma fino all'ultimo non c'è stata una indicazione netta nel gruppo per il sì all'arresto del senatore.

Nella nuova audizione Tedesco ha ribadito che l'inchiesta a suo carico "è stata condotta oggettivamente con un intento persecutorio" come ha spiegato ai cronisti. Ma Tedesco ha anche detto che in Aula chiederà che "si voti per l'arresto" perchè "siamo davanti a una persona che non sta scappando, che non vuole sottrarsi al processo, anzi lo invoca". Il Pd con Anna Finocchiaro aveva già detto che "i componenti della giunta appartenenti al Pd non intendono in nessun modo sostituirsi ai giudici". E nei giorni scorsi il senatore Felice Casson, che fa parte della giunta, aveva invitato i democratici ad un voto di "coerenza, senza opporre ostacoli al lavoro della magistratura".

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 Fonte: Repubblica.it

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