MILANO - Doppio scalino in arrivo per i lavoratori che vogliono andare in pensione: dal prossimo gennaio per ottenere l'assegno bisognerà aver compiuto almeno 61 anni. Dal 2011 infatti entreranno in vigore sia le nuove regole per l'accesso alla pensione di anzianità previste dalla riforma del 2007 (l'età minima per uscire passa da 59 a 60 anni per i lavoratori dipendenti a fronte di almeno 36 anni di contributi) sia quelle sulle finestre per l'uscita previste dalla manovra di luglio. Si devono ora aspettare almeno 12 mesi dal raggiungimento dei requisiti, sia di anzianità sia di vecchiaia. Nel frattempo il numero delle pensioni di anzianità è aumentato del 54% in meno di un anno. Nei primi dieci mesi del 2010, tra gennaio e ottobre, le uscite anticipate rispetto all'età di vecchiaia sono state 155.440 a fronte delle 100.880 pensioni effettivamente liquidate nel 2009. E l gran parte delle uscite per anzianità del 2010 è dovuta ai lavoratori dipendenti (97.559 a fronte delle 56.963 pensioni liquidate nell'intero 2009 con un aumento del 71%). «Il dato - sottolinea il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua - risente del forte calo per le pensioni di anzianità registrato nel 2009 ed è dovuto alla maturazione dei requisiti per l'uscita dal lavoro di una parte rilevante di persone "bloccate" dall'aumento dello scalino a luglio del 2009 (da 58 a 59 anni). Nel 2011 - avverte - ci si attende un nuovo calo con uscite per anzianità sotto le 100.000 unità».
Fonte: Corriere.it
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Lo "scandalo" è che contrariamente a paesi "civili" come la Francia,qui ci stanno fregando le pensioni e nessuno protesta.Chi lavora vuole continuare a lavorare portando via il posto di lavoro ad un giovane che magari deve porre le basi per fare una famiglia, chi è già in pensione se ne infischia altamente,i sindacati non fanno nulla tranne che i 730 e pratiche burocratiche,i partiti di opposizione sono contenti(Almeno la manovra non la fanno loro) in un quadro simile mi meraviglio che non propongano di andare tutti in pensione a 90 anni!!!!
Menomale ,Io spero che aumenteranno fine a 65 anni come la sociale per chi mai avuto la fortuna di lavorare,e non solo questo,anche per i politici e i derigenti,cosi fanno posto per i giovani forse loro hanno la capacità di gestire i conti del inps meglio.
Menomale,derò che tutti devono andare in pensione a 65 anni pure i politici che hanno il diritto alla pensione dopo due mandati,via alla abbolizione di questa legge,non vedo la differenza fra un onorevole ed un disoccupato che non ha avuto mai fortuna di lavorare.