Vi proponiamo oggi una declinazione pratica del concetto di conflitto di interessi, e questa volta non c'entra la tv. C'entra il primo amore del signor B., il comparto immobiliare, quello a partire dal quale ha costruito la sua fortuna. Dunque vediamo, con l'aiuto di Umberto De Giovannangeli - che ha lavorato a raccogliere informazioni da canali diplomatici e finanziari - la vera storia di Antigua della quale la contestatissima (e ora da Ghedini denunciata) trasmissione Report ha raccontato nel dettaglio una parte.
Già in quel servizio si accennava a come nel paradiso fiscale dove il signor B. ha acquistato una villa detta il Castello (nel mezzo di una ben edificata baia dove oggi dimora anche l'uomo più in alto in grado del governo locale dell'epoca: una coincidenza? Un gentile omaggio?) si diceva, insomma, di come nello stesso periodo in cui il signor B. metteva gli occhi e poi le mani su quel paradiso non solo fiscale, come per miracolo ad Antigua e Barbuda sia stato, dal governo italiano, cancellato il debito. Un caso clamorosissimo di sovrapposizione fra interessi pubblici e privati, fra affari di governo e business personale. Abbiate la pazienza di seguirci, di ascoltare.
A fine 2004 l'Italia, unico paese al mondo, ha deciso di cancellare il 90 per centro del debito di Antigua e Barbuda, un paradiso fiscale i cui abitanti vantano un reddito pro capite di diecimila dollari, cifra enormemente superiore a tutti i paesi africani e a parecchi stati asiatici rispetto ai quali il nostro paese non è mai stato in grado di onorare gli impegni internazionali di aiuto e cooperazione. Ad Antigua sono stati cancellati 160 milioni di euro di debito, ed è rimasto solo un pagherò di 14. Nello stesso periodo, per l'esattezza dieci mesi dopo, il governo italiano si è detto "non in grado" di tener fede alla promessa fatta in modo solenne e formale riguardo la lotta alla povertà. I 100 milioni di euro per la lotta all'Aids e alla malaria sono stati ridotti ad 80, per la fame e la miseria nel mondo ci siamo detti in grado di erogare la somma di 10 centesimi al giorno. Tanto per fare un paragone, venendo a tempi più recenti, solo dopo il terrificante terremoto di Haiti sono stati cancellati 40 milioni (40, un quarto di 160) di debito ad un paese che non può certo esibire un reddito pro capite di 10 mila dollari. Anche senza essere esperti del ramo si capisce facilmente la diversa condizione di vita tra gli abitanti di Haiti e quelli di Antigua.
Dunque a cosa si deve questa generosità straordinaria? perché ci siamo accollati il debito di Antigua e Barbuda? È scorretto pensare ad una concomitanza con l'enormemente redditizio business immobiliare che negli anni immediatamente successivi si è sviluppato sull'isola a vantaggio di uomini d'affari italiani sempre riconducibili a banche - la Arner - e a società che sono poi risultate in contatto con il presidente del Consiglio? Coincidenze, forse. Alex Zanotelli dice che tutto questo «è una vergogna ma non una sorpresa». È una vergogna, certo. Sarebbe importante essere ancora capaci di soprendersi, che se no vuol dire che davvero siamo in grado di sopportare tutto. Il peggio deve arrivare.
Fonte: Unita.it
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Per la pasienza c'è limiti,io ho toccato il fondo,ci vedremo alle urne e spero voi giornalisti onesti non perdeti il vostro animo dicendo la verità.