Lancio di bottiglie, pietre e caschi da moto. E catene usate come armi. Di fronte al liceo classico Manzoni in via Orazio, a Milano, è scoppiata la guerriglia. Da una parte una decina di giovani di Forza Nuova, che stavano distribuendo volantini "contro le intimidazioni del collettivo ai giovani di destra". Dall’altra, sessanta militanti dei centri sociali che li hanno aggrediti urlando "fuori i fascisti dalle città". Nel lancio di oggetti, uno degli attivisti di Forza Nuova è stato ferito alla testa.
Dieci esponenti di Forza Nuovo sano stati fermati per rissa. Polizia e carabinieri in assetto antisommossa, presenti in forze, hanno chiuso la via, anche per consentire agli studenti del liceo di uscire da scuola. Nelle vie laterali prosegue la "caccia al fascista" dei militanti dei centri sociali, che si sono presentati davanti al Manzoni con il volto coperto dalle sciarpe. Il drappello degli attivisti di destra, infatti, dopo l’aggressione è disperso per le centrali vie del Carrobbio. Gli studenti del collettivo del Manzoni hanno esposto uno striscione: "Fuori i fascisti da scuola".
La situazione politica al liceo di via Orazio è tesa da tempo. Lo scorso anno due studenti di sinistra della scuola avevano ricevuto minacce di morte sul web da militanti di estrema destra che si firmavano "I figli di Hitler". Pochi giorni fa, sotto casa di uno studente di destra era comparsa una scritta con il suo nome e il suo cognome e la scritta "attento". Solo ieri alcuni studenti del Movimento universitario, vicini alla Lega Nord, erano stati allontanati in modo brusco dai giovani dei collettivi.
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