MILANO - Il consiglio comunale è pubblico, ma non troppo. Se ci sono troppi giornalisti, e soprattutto se ci sono delle telecamere a riprenderlo in diretta, non si può svolgere serenamente. L'ha pensata così la maggioranza leghista del comune di Adro che ha deciso di far saltare la seduta convocata per lunedì sera nel corso della quale avrebbe dovuto essere affrontato il tema dei simboli «padani» presenti nella scuola elementare. Quei circa 700 loghi del Sole delle Alpi impressi su banchi, zerbini, posacenere e altri ambienti del nuovo istituto. Una scelta, quella di «griffare» da cima a fondo la scuola intitolata a Gianfranco Miglio, che era stata criticata anche dai vertici della Lega: Bossi aveva fatto sapere che di «marchio» ne bastava uno solo, Maroni aveva dichiarato che, fosse stato per lui, si sarebbe fermato all'intitolazione a Miglio, il teorico delle tre macroregioni, considerato da più parti l'ideologo della Lega delle origini. Anche il ministero guidato da Maria Stella Gelmini alla fine era intervenuto e tramite i propri uffici aveva chiesto la rimozione dei simboli. Tema, appunto, che sarebbe stato affrontato nel corso del consiglio comunale di lunedì.
TUTTI A CASA - La seduta, però, non si è svolta. La presenza delle telecamere - anche il Corriere.it stava diffondendo le immagini in diretta web - ha infastidito la giunta che ha subito chiesto agli operatori di accomodarsi fuori. Al loro rifiuto, non essendo stata data una motivazione per la richiesta, il sindaco del piccolo comune bresciano, Oscar Lancini, ha deciso di rimandare tutti a casa e di far riconvocare i consiglieri comunali per questa sera, per una seduta da svolgersi questa volta a porte chiuse. «Non voglio assumermi alcuna responsabilità per la tensione che sta crescendo» ha detto il primo cittadino, tra i mugugni di molti dei presenti tra il pubblico, diviso in due fazioni. I sostenitori della Lega hanno però attaccato l'opposizione e i giornalisti, accusandoli di avere impedito lo svolgimento della seduta non avendo rispettato la volontà della maggioranza dei consiglieri di non essere ripresi durante i lavori. Diversa l'opinione della minoranza, secondo cui la decisione del sindaco è stata grave nonché una dimostrazione di paura della verità e del giudizio dell'opinione pubblica.
Fonte: Corriere.it
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le telecamere per regolamento non potevano stare... il sindaco ha letto anche l' articolo... altri giornalisti presenti non le hanno portate ! perchè ? perchè sono rispettosi dei regolamenti !
avete impedito lo svolgersi del consiglio ! bravi ! forza sindaco e forza adro !
..ma nessuno riesce a fare una bella tamburata ..a questo coglione travestito da sindaco di adro?????????