Tre figli da crescere, un marito da poco disoccupato e una casa sotto sfratto. Una donna trevigiana di 44 anni per aiutare la sua famiglia si è vista costretta a vendere il corpo in strada. La vicenda è stata scoperta dalla polizia intervenuta per sedare una rissa tra la donna e una giovane rumena: si contendevano uno spazio sulla Pontebbana
Prostituta per sfamare i tre figli. Costretta a vendersi sulla strada a 44 anni per tenere in piedi una situazione familiare disastrata, con un compagno senza lavoro e uno sfratto esecutivo pendente. E' arrivata addirittura alle mani con una giovane romena per potersi ritagliare uno "spazio" in Pontebbana. E' una triste storia di degrado quella che si sono trovati ad ascoltare i poliziotti.
Il più piccolo dei suoi figli ha 17 mesi. Lei è senza lavoro. Il suo compagno anche: lo ha perso da poco. Un bilancio familiare in rosso, uno sfratto esecutivo sulla testa. Condizioni economiche disperate, e nessuno che possa aiutarli. Da qui la decisione-choc. «Sì, mi prostituisco. Ma solo qualche volta. Mi servono soldi per dare da mangiare ai miei tre figli». Sono queste le parole che lei ha detto ai poliziotti, giovedì sera.
La volante della questura di Treviso è intervenuta in zona Lancenigo, lungo la Pontebbana, perché alcuni automobilisti hanno telefonato segnalando una rissa tra due donne. Una è la protagonista della nostra storia, l'altra una prostituta romena di 23 anni. La giovane straniera ha visto la donna come un'intrusa nel suo territorio di lavoro. «Vattene», le ha detto. Poi, visto che l'invito non era bastato, sono arrivate alle mani. Dopo la polizia è arrivato anche il marito della donna. Vivono in un comune della Pedemontana. Forse lui era rimasto nei paraggi. L'aveva portata lì, a vendersi. L'ha riportata a casa, dai suoi tre figli. Chissà se erano rimasti a casa da soli. In quella casa che forse presto perderanno.
Fonte: La tribuna di Treviso.it
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Prostituta per sfamare i tre figli. Costretta a vendersi sulla strada a 44 anni per tenere in piedi una situazione familiare disastrata, con un compagno senza lavoro e uno sfratto esecutivo pendente. E' arrivata addirittura alle mani con una giovane romena per potersi ritagliare uno "spazio" in Pontebbana. E' una triste storia di degrado quella che si sono trovati ad ascoltare i poliziotti.
Il più piccolo dei suoi figli ha 17 mesi. Lei è senza lavoro. Il suo compagno anche: lo ha perso da poco. Un bilancio familiare in rosso, uno sfratto esecutivo sulla testa. Condizioni economiche disperate, e nessuno che possa aiutarli. Da qui la decisione-choc. «Sì, mi prostituisco. Ma solo qualche volta. Mi servono soldi per dare da mangiare ai miei tre figli». Sono queste le parole che lei ha detto ai poliziotti, giovedì sera.
La volante della questura di Treviso è intervenuta in zona Lancenigo, lungo la Pontebbana, perché alcuni automobilisti hanno telefonato segnalando una rissa tra due donne. Una è la protagonista della nostra storia, l'altra una prostituta romena di 23 anni. La giovane straniera ha visto la donna come un'intrusa nel suo territorio di lavoro. «Vattene», le ha detto. Poi, visto che l'invito non era bastato, sono arrivate alle mani. Dopo la polizia è arrivato anche il marito della donna. Vivono in un comune della Pedemontana. Forse lui era rimasto nei paraggi. L'aveva portata lì, a vendersi. L'ha riportata a casa, dai suoi tre figli. Chissà se erano rimasti a casa da soli. In quella casa che forse presto perderanno.
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