ROMA - "C'è qualcuno che nel Pdl ha preso come modello la litigiosità del Pd e cerca di importarla all'interno del centro-destra, dimenticando che essa è stata una delle ragioni delle ripetute sconfitte del centro-sinistra. Anzi c'è chi sembra credere che la permanente rissa verbale sia la quintessenza della democrazia interna". Il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto parla dei continui scontri tra la maggioranza del Pdl e i finiani, culminati ieri con il botta e risposta pubblico tra gli scontri tra il presidente della Camera e il ministro della cultura Sandro Bondi. "Senza convinvenza pacifica", è l'ultimatum di Cicchitto, "l'unica soluzione è la separazione".
"Al punto in cui siamo - ha aggiunto - in un lasso ragionevole di tempo, o si definiscono in modo serio i termini di una convivenza fondata su atteggiamenti positivi e costruttivi, oppure sarà più ragionevole definire una separazione consensuale. In ogni caso i problemi serissimi che ci stanno davanti non consentono di passare il tempo in una dialettica basata sulle note d'agenzia".
"D'ora in avanti - ha concluso - ci dovremo concentrare sul sostegno all'iniziativa politica e di governo di Berlusconi e sulla definizione di un complesso di riforme sul quale sviluppare l'azione politica e parlamentare".
Le parole di Cicchitto arrivano al termine di una giornata ad alta tensione tra le due anime del Pdl, che ha trovato sfogo sul web. E se i volti e le parole del presidente della Camera e del ministro della Cultura avevano dato il senso delle divisioni che agitano il Pdl, sui siti i colpi bassi continuano senza tregua. Volano gli stracci nel partito del cavaliere e c'è da chiedersi quanto potrà reggere questa convivenza forzata.
IL VIDEO DELLO SCONTRO TRA FINI E BONDI 1
''Le questioni politiche che invano Fini ha cercato di far capire a uno dei coordinatori nazionali del Pdl, non sono piu' ascrivibili al mero dissenso, ma sono piuttosto da far rientare nel piu' ampio ambito del buon senso'' scrive il direttore di Generazione Italia, Gianmario Mariniello, sul sito dell'associazione finiana interna al Pdl. Poi arriva l'attacco frontale a Bondi con tanto di rievocazione del passato comunista del ministro della Cultura: "L'Italia ha tanti problemi e far finta di non vederli non aiuta a risolverli. Abbiamo tre anni davanti: con un pizzico di buon senso si puo' ripartire. Solo cosi' si puo' superare il dissenso. Non certo agitando il fantasma di Baffone e immaginando complotti di ogni sorta, come faceva il compagno Stalin. Tutte cose con le quali Bondi ha grande familiarità''.
Passano pochi minuti e scatta la controffensiva. Sempre su internet. Stavolta affidata al "Predellino", quotidiano online del Pdl: "Contro Bondi solo volgarità - scrive Andrea Camaiora - La volgarità con cui l'esponente bocchiniano attacca Bondi la dice lunga sulla cultura politica che taluni pretenderebbero di infondere al primo partito italiano".
Poi è la volta di 'Ffwebmagazine', della Fondazione FareFuturo presieduta da Fini, che, in un editoriale del direttore Filippo Rossi, torna a puntare il dito contro quei "berlusconiani doc hanno l'invidiabile qualità di mettere un disco rotto che, stunc stunc, ripete all'infinito lo stesso ritornello a prescindere dal contesto. Come mettere Raul Casadei in una discoteca house".
Clima rovente, dunque. Dove più che gli appelli al confronto del finiano Bocchino, ("Nel Pdl è in corso un'interlocuzione, che ora si tratta di volgere in modo positivo", trova spazio l'aggressività e i toni barricaderi: "Fini è come le vuvuzuela: emette un suono monocorde e fastidioso che finisce per distrarre dalla partita" dice il presidente dei club della Libertà Mario Valducci.
Fonte: Repubblica.it
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"Al punto in cui siamo - ha aggiunto - in un lasso ragionevole di tempo, o si definiscono in modo serio i termini di una convivenza fondata su atteggiamenti positivi e costruttivi, oppure sarà più ragionevole definire una separazione consensuale. In ogni caso i problemi serissimi che ci stanno davanti non consentono di passare il tempo in una dialettica basata sulle note d'agenzia".
"D'ora in avanti - ha concluso - ci dovremo concentrare sul sostegno all'iniziativa politica e di governo di Berlusconi e sulla definizione di un complesso di riforme sul quale sviluppare l'azione politica e parlamentare".
Le parole di Cicchitto arrivano al termine di una giornata ad alta tensione tra le due anime del Pdl, che ha trovato sfogo sul web. E se i volti e le parole del presidente della Camera e del ministro della Cultura avevano dato il senso delle divisioni che agitano il Pdl, sui siti i colpi bassi continuano senza tregua. Volano gli stracci nel partito del cavaliere e c'è da chiedersi quanto potrà reggere questa convivenza forzata.
IL VIDEO DELLO SCONTRO TRA FINI E BONDI 1
''Le questioni politiche che invano Fini ha cercato di far capire a uno dei coordinatori nazionali del Pdl, non sono piu' ascrivibili al mero dissenso, ma sono piuttosto da far rientare nel piu' ampio ambito del buon senso'' scrive il direttore di Generazione Italia, Gianmario Mariniello, sul sito dell'associazione finiana interna al Pdl. Poi arriva l'attacco frontale a Bondi con tanto di rievocazione del passato comunista del ministro della Cultura: "L'Italia ha tanti problemi e far finta di non vederli non aiuta a risolverli. Abbiamo tre anni davanti: con un pizzico di buon senso si puo' ripartire. Solo cosi' si puo' superare il dissenso. Non certo agitando il fantasma di Baffone e immaginando complotti di ogni sorta, come faceva il compagno Stalin. Tutte cose con le quali Bondi ha grande familiarità''.
Passano pochi minuti e scatta la controffensiva. Sempre su internet. Stavolta affidata al "Predellino", quotidiano online del Pdl: "Contro Bondi solo volgarità - scrive Andrea Camaiora - La volgarità con cui l'esponente bocchiniano attacca Bondi la dice lunga sulla cultura politica che taluni pretenderebbero di infondere al primo partito italiano".
Poi è la volta di 'Ffwebmagazine', della Fondazione FareFuturo presieduta da Fini, che, in un editoriale del direttore Filippo Rossi, torna a puntare il dito contro quei "berlusconiani doc hanno l'invidiabile qualità di mettere un disco rotto che, stunc stunc, ripete all'infinito lo stesso ritornello a prescindere dal contesto. Come mettere Raul Casadei in una discoteca house".
Clima rovente, dunque. Dove più che gli appelli al confronto del finiano Bocchino, ("Nel Pdl è in corso un'interlocuzione, che ora si tratta di volgere in modo positivo", trova spazio l'aggressività e i toni barricaderi: "Fini è come le vuvuzuela: emette un suono monocorde e fastidioso che finisce per distrarre dalla partita" dice il presidente dei club della Libertà Mario Valducci.
Fonte: Repubblica.it
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