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Rifiuti, indagato il sindaco di Palermo Cammarata (Pdl) per disastro doloso


PALERMO - Il sindaco di Palermo, Diego Cammarata (Pdl), è indagato dalla Procura nell'ambito dell'inchiesta sulla discarica di Bellolampo gestita dall'Amia, l'ex azienda municipalizzata per la raccolta dei rifiuti. Al primo cittadino del capoluogo siciliano vengono contestate ipotesi di reato che vanno dal disastro doloso all'inquinamento delle acque e del sottosuolo, dalla truffa alla gestione abusiva della discarica, fino all'abbandono dei rifiuti speciali. Secondo l'accusa, infatti, Cammarata avrebbe impartito gli ordini su come gestire l'ex municipalizzata e anche la discarica. L'avviso di garanzia, firmato dal Pm Geri Ferrara, è stato notificato lunedì mattina al sindaco.

L'AMIA E LA DISCARICA -«Dal 24 al 30 maggio - hanno spiegato i commissari straordinari dell'Amia -, il prelievo di percolato nella discarica di Bellolampo è passato da duemila a tremila tonnellate e, grazie all'affidamento del servizio a più ditte di smaltimento, la raccolta salirà fino a quasi quattro mila tonnellate a settimana». La ex municipalizzata sostiene di essere «impegnata in una massiccia azione di prelievo del liquido stagnante in superficie, con la prioritaria finalità di prosciugare il "lago" che costituisce il più immediato pericolo per l'ambiente. Ciò consentirà anche di abbassare il livello dell'accumulo di liquido nella quarta vasca, di procedere alla chiusura della falla apertasi nei mesi scorsi in una parete e di completare le opere di messa in sicurezza dell'area di sversamento». È stata inoltre ripristinata, sostengono in una nota i commissari Amia, l'attività di pretrattamento dei rifiuti, con il potenziamento dell'impianto da 400 a 600 tonnellate al giorno di capacità, con la sistemazione dei due impianti esistenti, con il noleggio di un terzo tritovagliatore che sarà consegnato a giorni e con l'acquisto, grazie ad un finanziamento della Protezione civile per circa 500 mila euro, di un nuovo impianto. L'insieme di questi interventi ha «adeguato la capacità di pretrattamento alla quantità di rifiuti, circa 1.500 tonnellate, conferita quotidianamente in discarica, e ha anche consentito - affermano i commissari straordinari - di smaltire i cumuli di rifiuti da trattare, la cui giacenza nel piazzale aveva reso necessaria l'ordinanza del premier Silvio Berlusconi».

«IL GOVERNO LO SOLLEVI DALL'INCARICO» - «Finalmente grazie all'azione della magistratura stanno trovando riscontro le battaglie fatte dal Pd rispetto alle responsabilità diretta del sindaco Diego Cammarata nella gestione dell'Amia, nella nomina dei suoi amministratori e nelle assunzioni» ha detto il consigliere comunale Saltavore Orlando (Pd), commentando l'avviso di garanzia notificato al sindaco di Palermo. «Cos'altro aspetta il governo a sollevare dall'incarico il sindaco di Palermo?» chiede dal canto suo il senatore Fabio Giambrone, commissario regionale siciliano di Italia dei Valori. «Dai brogli alla gestione scellerata dei rifiuti,nonostante il nostro dossier dettagliatissimo consegnato all'assessore Chinnici ed agli organi competenti, - aggiunge il dipietrista - attendiamo una presa di posizione che restituisca chiarezza e legalità al comune di Palermo».

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