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Berlusconi: "Ci è stato impedito presentare liste" E annuncia la manifestazione


ROMA - "Ci è stato impedito di presentare le liste", "non vi è stata da parte nostra nessuna responsabilità riconducibile a nostri dirigenti". Lo ha detto il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, aprendo la conferenza stampa convocata a Via dell'Umiltà, sede del Pdl. "Sono qui - ha aggiunto - per reagire alla assoluta disinformazione che è stata fatta sulla vicenda delle liste e per dare una ricostruzione fedele di quanto è accaduto". Berlusconi sta ripercorrendo minuto per minuto la versione del Pdl sul 'caos liste' nel Lazio, leggendo un lunghissimo memoriale.

"Non c'è stata alcuna responsabilità riconducibile ai nostri responsabili al contrario di quello che si è voluto far credere. Ci è stato impedito di presentare le liste, con atti e comportamenti ben precisi", ha detto Berlusconi, nel corso della conferenza stampa presso la sede del Pdl. ''Con questa ricostruzione precisa, documentata, certificata noi faremo di nuovo ricorso e io sono sicuro che di fronte a questi fatti non potranno darci torto. Se così non fosse - ha sottolineato - sosterremo lo stesso la Polverini con la lista civica''.

I rappresentanti del Pdl incaricati di presentare la lista per la provincia di Roma non hanno mai provato a manomettere la lista, ha affermato il premier, fornendo la suja versione di quanto avvenuto sabato mattina presso il tribunale di Roma. "I radicali hanno inscenato una gazzarra - ha detto Berlusconi - senza mai mettere in dubbio la presenza dei rappresentanti del Pdl nella cancelleria ma sostenendo che fosse in atto una manomissione della lista. Cosa impossibile visto che ogni modifica doveva avvenire anche sui 248 atti dello scatolone con la documentazione, che non è mai stato toccato. Anzi, veniva impedito violentemente ai nostri rappresentanti di ritornare vicino alla documentazione".


"I nostri delegati del Pdl del Lazio sono arrivati in tempo e prima del termine previsto all'interno della cancelleria per presentare la liste con tutta la relativa documentazione. Fin dalle 11.40 erano davanti alla cancelleria. E sono rimasti lì fino alla gazzarra inscenata dai radicali", ha sottolineato il premier.

"Milioni e Polesi - ha spiegato Berlusconi - chiedevano l'intervento del magistrato ma con loro grande sorpresa, il dottor Diamanti, con l'aiuto di Anna Argento, decideva incredibilmente che erano esclusi, asserendo che si trovavano oltre una linea di un centimetro in questo grande salone".

"Al responsabile nazionale Ignazio Abrignani, arrivato in tribunale dopo la telefonata tempestiva dei delegati del Pdl, era stata data precisa assicurazione che tutto sarebbe stato sanato a seguito di un ricorso, che è stato presentato alle ore 17 all'ufficio circoscrizionale", ha affermato il premier.

"E' stata una decisione grave quella di aver impedito la presentazione delle liste del Pdl, una decisione priva di fondamento giuridico" e determinata da un "marchiano errore dell'ufficio circoscrizionale", ha detto Berlusconi che ha definito "privo di
Ogni fondamento" il rilievo opposto dal Tar all'accoglimento della lista del Pdl e cioè che la documentazione per la lista pidiellina della provincia di Roma sia rimasta incustodita per oltre due ore.

"Alle 17.40 Lo scatolone veniva consegnato ai carabinieri e veniva inventariato dettagliatamente. Solo alle 19.30, terminato l'inventario che è stato particolarmente lungo, veniva redatto il verbale. È Quindi privo di ogni fondamento - ha affermato Berlusconi - il rilievo del Tar circa il tempo intercorso tra l'arrivo in cancelleria e la consegna ai carabinieri".

"Sia detto per inciso, anche i rilievi del Tar sono privi di pregio in merito all'applicazione del decreto legge interpretativo", ha aggiunto il presidente del Consiglio aggiungendo che la questione "sarà oggetto di una conferenza stampa" in futuro.

"E' stata violata la legge che riguarda la registrazione delle liste, perché i nostri delegati erano negli uffici entro l'orario stabilito, e poi sono state infrante anche le regole del buonsenso e verso di noi c'è stato un atteggiamento discriminatorio, come anche in Lombardia, con un atteggiamento fiscale verso di noi, mentre verso errori della sinistra si è chiuso un occhio", ha denunciato il premier nel corso della conferenza stampa congiunta con Renata Polverini nella sede del Pdl in Via dell'Umiltà.

"Il comportamento della sinistra è stato ed è antidemocratico e meschino - ha accusato Berlusconi - noi ci saremmo comportati nel modo opposto. Ma daremo una lezione alla sinistra". "La gara vede i nostri avversari con un vantaggio indebito - ha aggiunto - ma vinceremo lo stesso".

Fonte: Repubblica.it
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