L'AQUILA - «L'intervento in Abruzzo mi ha fatto sentire di essere utile al mio Paese». Silvio Berlusconi è in visita all'Aquila per la 26esima volta dopo il terremoto del 6 aprile e in una cerimonia a Coppito per il passaggio di consegne tra governo e regione usa parole di grande ottimismo e di gratitudine verso chi ha operato per la ricostruzione: «Qui abbiamo visto l'Italia che ci piacerebbe: persone che hanno buoni sentimenti, di buona volontà, che amano e che sanno amare gli altri, che sentono il dono di essere italiani e di vivere in un paese meraviglioso e in tutte le situazioni della loro vita non lo dimenticano. L'Italia deve essere fiera di aver visto che, in un posto così meraviglioso, colpito da una tale tragedia, ci sia stato un popolo che ha collaborato per realizzare un piccolo miracolo». Inoltre, ha aggiunto, con le amministrazioni locali sono «sparite le differenze politiche: non c'è mai stata un'occasione in cui ho sentito che eravamo su sponde diverse. Abbiamo lavorato in unità d'intenti: è ciò che deve fare chi lavora per i cittadini e ha responsabilità politiche».
«BERTOLASO MINISTRO» - Il premier parla anche di sé, rivendica il proprio ruolo per quanto realizzato in Abruzzo: «Mio padre mi diceva: "tu hai una specie di sole dentro e ti devi impegnare a darlo agli altri, a tutti gli altri, con un sorriso o una parola". Ci sono tanti egoismi in circolazione e invece è molto bello dare agli altri il proprio sole interiore». Ma il vero protagonista è il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso: il premier ha annunciato che gli offrirà un ruolo da ministro. «Dopo quello che ha fatto all’Aquila, farlo ministro è il minimo che possiamo fare» ha spiegato. Il sottosegretario, interpellato dai giornalisti, si è mostrato stupito: «Ho sentito anche io come tutti, non ne so nulla». Tra la benevolenza generale, c'è stata però una stoccata velenosa del premier: contro alcuni quotidiani, definiti «fabbriche d'odio»: «Gli italiani sono brave persone che si vogliono bene, quando riusciamo a volerci bene facciamo cose straordinarie e non quello che leggiamo in troppi giornali, fabbriche di invidia sociale e di odio».
PASSAGGIO DI CONSEGNE - Nell'auditorium della scuola della Guardia di Finanza a Coppito è stato celebrato il passaggio di consegne tra il commissario per l'emergenza Bertolaso e il governatore Giovanni Chiodi, ora responsabile della ricostruzione. Di fatto la Protezione civile lascia le zone terremotate, anche se restano alcuni funzionari per gestire la fase di transizione. Il governo fa dunque un passo indietro per lasciare spazio agli enti locali. A Coppito erano presenti, oltre al premier, il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, il presidente della Provincia Stefania Pezzopane, Chiodi e Bertolaso. Al termine dell'incontro Berlusconi ha cantato «Domani», la canzone scritta da diversi cantanti italiani dopo il terremoto in Abruzzo, con un ospite inatteso, Claudio Baglioni, un coro di ragazzi e i presenti.
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