Ricordo ancora quanto ci fece schifo il 2008 e quanto ci augurammo che il 2009 sarebbe avrebbe dovrebbe essere migliore e quanto ancora venimmo delusi. solo noi che ci troviamo sulle barricate a mandare sms nel fine duezeronove lo possiamo sapere. questo mi sento di dire dall’alto di personaggio che gode di una certa visibilità e per tanto se una cosa la dico io magari la gente ascolta di più: dichiaro fuori moda irreversibilmente gli sms che trasudano buoni propositi e speranza facendo ricorso a giri di parole che di per sé contraddicono la presunta visione ottimistica di chi li manda presentando il bene come qualcosa di così contorto che non è nemmeno auspicabile. “che sia un anno pieno di gioia e di speranza sereno concilievole che armonizzi i tuoi interessi con quelli della famiglia e tu possa essere sempre protagonista chiavi in mano del futuro così come lo sogni per te e quelli a cui vuoi bene”. per fare un esempio.
Questi sms sono banditi = chi li manda è un bandito. è faccina giù, non si può più.
L’augurio che suggerisco è:” che sia un anno imperdibile”. se volete col punto esclamativo. non si rischiano delusioni e suona ugualmente speranzoso essendo puramente realista.
Per quanto mi riguarda mi sono accorta oggi che non ho pensato a come trascorrerlo. non pensiate ci tengo a dirlo che non sia stata invitata a delle feste anche stravaganti. non per vantarmi, ma perché non vi facciate strane idee io potrei andare a Tirana domani stesso e vedere da un grattacelo la gente che spara col mitra e mangiare molto bene. oppure posso andare a dare da mangiare ai barboni consapevole di farlo solo per me stessa senza una goccia di retorica. per staccare un po’ come si dice.
Una dodicenne italiana che vive in germania mi ha suggerito di scaricare Kesha. una cantante che fa proprio per me. gli anziani alcolizzati del quartiere si vedono per cena e poi arrivano i giovani che ballano al piano di sotto. o potrei andare sul monte Labro a nutrirmi delle vibrazioni dei metalli preziosi insieme agli extraterrestri che ti sfiorano, ti fanno girare di scatto e poi non vedi nulla. o potrei cenare con le mie amiche che poi vanno a fare le cubiste. si cena presto si brinda e via al lavoro. non c’è niente che mi sfugga delle migliori offerte del pianeta sempre romanticamente sull’orlo dell’apocalisse come bertolaso che dà sempre le dimissioni a fine anno e poi le ritira.
Ciò nonostante forse non farò niente per provare a vedere se si trova una qualche coerenza, continuità, evitando di dividere il tempo in mesi e anni. un unico flusso che porta sempre allo stesso punto ma che magari vissuto d’un colpo come si vive uno shortino di rhum e pera o votka e tabasco scorre senza contraddizioni.
Ma avete mai fatto caso al testo di rehab? io solo 5 giorni fa ho capito che dice: vogliono che vada a disintossicarmi ma non ci andrò. no. no. no.
Happy birthday! che la salute non sia mai invadente e gli tsunami ci colgano sempre in cima all’onda.
Fate i vostri auguri che ho fatto i miei: larga la faglia rotta la via, nell’anno di tartaglia e della duomoterapia
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