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La mossa di Tonino «Toro seduto» per alzare l’audience
Posted by
Anonimo
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12:02
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Tonino Di Pietro star tra i lavoratori del gruppo Omega-Eutelia che ieri hanno improvvisato un sit-in bloccando per ore via del Corso. Di parlamentari ce n’erano tanti, soprattutto del Pd, a partire dall’ex ministro Cesare Damiano, una vita nel sindacato (mentre Enrico Gasbarra, che passava di lì, ha tirato dritto). Ma l’evento è stato l’arrivo di Tonino-sindacalista, che teatralmente si è seduto in mezzo ai lavoratori e ha imbracciato il megafono, arringandoli: «Noi da qui non ci muoviamo». E giù applausi. «Siete qui per legittima difesa, non è una violenzamauno stato di necessità, lo so che molti di voi non hanno più i soldi per comprare il pane». Tonino ruba la scena persino a Gianni Rinaldini, il leader della Fiom. L’assemblea di strada per decidere che fare dovevano gestirla lui e Cremaschi, ma alla fine Tonino ha preso la parola ben due volte. Pure quando Rinaldini ha annunciato che l’agognata data per il tavolo a palazzo Chigi era stata trovata, Di Pietro ha voluto chiosare: «Io se non vedo nero su bianco penso sempre a una fregatura ». E ancora: «Il 27, un’ora prima del tavolo, piova ononpiova, dobbiamoritrovarci tutti qui. Noi parlamentari faremo da cintura». «Sei uno di noi», gridano i lavoratori con le bandiere dei metalmeccanici Cgil, una signora gli stampadue baci sulle guance.
Non è una piazza di quelle familiari a Tonino: niente processi, niente lodi. Eppure i lavoratori dell’Eutelia, già prima del suo arrivo, lo chiamavano: «Di Pietro, Di Pietro». Tanto da provocare la reazione di Susanna Camusso: «Va a finire che siamo qui a fare proseliti per Di Pietro». Lui si è preso tutti i riflettori, marcato a uomo da Francesco Barbato che lo vorrebbe sfrattare dalla guida dell’Idv: «Ho parlato con Gianni Letta, che mi ha detto che loro non sanno chi sono davvero i proprietari. E io gli ho detto: “maci sei o ci fai?”». Alla fine è proprio Tonino a sciogliere il sit-in: «Se non ci facevamo sentire se ne fregavano!». Ancora applausi. E quelli del Pd? Niente. E pensare che le interpellanze le hanno fatte anche loro, e pure le visite agli stabilimenti occupati. «Io sono di sinistrama lui è l’unico che ci ha presi davvero a cuore », dice Fabrizio, bandieraFiom sulle spalle. Antonio Boccuzzi, deputato Pd ed ex operaio Thyssen Krupp, è “turbato” dalla scena: «È chiaro che i lavoratori vogliono sentirci più vicini, dobbiamo far capire che facciamo qualcosa per loro. Ieri anche Damiano ha telefonato a Letta, ma non in mezzoalla strada...Nonvogliamo essere acclamati, ma qui bisogna cambiare strategia: dobbiamo tornare nei luoghi di lavoro, fare nuovi circoli. C’è molto da riflettere... ».
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