
L'"amministratore" di Viale Mazzini parla dinanzi al consiglio di amministrazione Rai riunito per quattro ore sui nodi che arroventano il clima in azienda e fuori da giorni. Tenta soprattutto di allontanare accuse e sospetti sul presidente del Consiglio e su Bruno Vespa per la gestione dell'intera vicenda. Il presidente della Rai, Paolo Garimberti, introducendo i lavori, aveva ribadito tutte le sue perplessità sul premier ospite unico del salotto di Raiuno, sulla trasmissione anticipata alle 21, sul rinvio forzato di "Ballarò", sugli affondi senza contraddittorio del presidente del Consiglio contro stampa, Raitre e opposizioni.
"Sbagliati i modi, sbagliati i tempi" secondo il numero uno dell'azienda. Ancora ieri sera, a "Ballarò", Pier Ferdinando Casini parlava di "straordinario apparato propagandistico del governo" e dell'"eccesso di zelo del dg, che ha modificato il palinsesto per favorire il premier senza prevedere che la gente poi si stufa dei monologhi: ma vi immaginate la Merkel che si impone in prima serata?" I cinque consiglieri di centrodestra, nella riunione di ieri, hanno fatto quadrato attorno al direttore Masi, i loro colleghi di opposizione hanno contestato ancora la scelta punita dagli ascolti (Porta a porta al 13% di share, contro il 22 della fiction Mediaset).
Altro nodo rovente, quello delle trasmissioni prese di mira dal premier Berlusconi. "Annozero" in testa. Il format di Michele Santoro prenderà il via regolarmente giovedì 24 settembre, ha assicurato Mauro Masi, unica incognita il contratto di Marco Travaglio, "per motivi legali, perché in passato la mancanza di contraddittorio agli interventi del giornalista ha creato problemi, più volte l'Agcom ha diffidato "Annozero", per non dire dei rischi economici di quegli interventi". Da qui la proposta del dg di rimettere al cda la scelta sul contratto più "caldo" della squadra di Santoro (gli altri confermati). Ma quella decisione spetta al direttore, hanno ribattuto tutti i consiglieri, pidiellini compresi. La firma allora arriverà entro lunedì, ha garantito Masi, lasciando intendere che il contratto di Travaglio però sarà condizionato da clausole legali. Sbloccato dopo qualche titubanza, invece, il contratto per le 128 puntate di "Parla con me" di Serena Dandini, in onda dal 29 settembre al 28 maggio.
Resta aperta la partita delle nomine dei direttori di RaiTre e Tg3. Insistente il pressing del Pdl perché tutto si sblocchi nel cda di giovedì prossimo, dopo l'audizione di Masi in Vigilanza. Il nome che il centrodestra sponsorizza per la Rete guidata finora da Paolo Ruffini è quello di Giovanni Minoli. I consiglieri di centrosinistra fanno quadrato attorno alla "riserva indiana", l'unica, dell'opposizione in Rai. Molto più probabile, stando a quanto filtra dal cda, che a sbloccarsi la settimana prossima siano altre nomine, da Rainews alle vicedirezioni dei tg.
Fonte: Repubblica.it
---
Se hai trovato interessante l'articolo iscriviti ai feed via mail per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog

0 commenti to " Rai, Masi "salva" il premier. "Colpa mia il flop di Porta a Porta" "