
Comunque Garimberti ha ribadito con chiarezza e decisione la sua posizione critica su modi e tempi che hanno portato alla decisione di rinviare la puntata d’esordio del programma di Raitre a favore dello speciale di Porta a Porta su Raiuno con Silvio Berlusconi. La consegna delle case ai terremotati era in calendario da mesi, ha sottolineato Garimberti, e dunque occorreva tempo per organizzare una puntata di approfondimento. Sarebbe stato insomma meglio lasciare tutto invariato, ha concluso il presidente. Posizione condivisa dai due consiglieri di opposizione e criticata dagli altri, legati alla maggioranza. Quanto al direttore generale Mauro Masi, ha difeso la scelta sostenendo che la richiesta di anticipare «Porta a porta» in prima serata era giustificata dall’importanza dell’avvenimento.
Caso Travaglio. Ovvero il nodo del contratto, tuttora non firmato, per il principale collaboratore di Michele Santoro ad «Annozero»: Masi ha bloccato l’iter «per accertamenti ». Tutto fa pensare a una conclusione positiva e formale entro lunedì, al massimo martedì. Masi avrebbe cercato di ottenere un voto da parte del Consiglio, dopo aver ricordato (dati alla mano) che sanzioni e richiami dell’Agcom, ovvero dell’Autorità per le telecomunicazioni, sono numerosi, secondo la lista del direttore generale: tre nel 2001, una nel 2003, una nel 2007, due quest’anno. Altro punto: Masi sarebbe perplesso per l’assenza di un contraddittorio ai «corsivi» di Marco Travaglio. Ma il Cda avrebbe rifiutato ogni voto, ricordando che i contratti sono materia del dg. Ma anche se Masi resta molto dubbioso, sembra a tutti molto improbabile che la direzione generale, soprattutto dopo le polemiche su «Porta a porta» e gli attacchi dello stesso Berlusconi a Raitre e a Michele Santoro, decida di aprire un altro fronte proprio all’esordio della trasmissione più «difficile» dell’anno, ovvero «Annozero», fissato per giovedì 24. Non è escluso che Masi proponga a Travaglio un contratto più rigido del solito, con molte forme di cautele legali nei confronti della Rai. Mercoledì sarà la volta dell'audizione di Masi davanti alla Commissione di vigilanza, poi giovedì il consiglio tornerà a riunirsi con la possibilità di discutere anche delle nomine di Raitre e Tg3.
Fonte: Corriere.it
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