
Gli altri sono morti e abbiamo gettato i corpi in mare". Le parole di un ragazzo eritreo, soccorso al largo di Lampedusa ins
I sopravvissuti: "Nessuno ci ha aiutato". Uno dei cinque eritrei sopravvissuti - sono una donna, due uomini e due minorenni - ha raccontato a un operatore di "Save the children" di essere partito il 28 luglio scorso da Tripoli, a bordo di un barcone con altre 78 persone a bordo, per lo più eritree e in mini
I soccorritori: "Corpi ridotti a scheletri". La segnalazione delle autorità maltesi è arrivata solo all'alba di oggi quando i migranti si trovavano a circa 19 miglia dall'isola, al confine con le acque di competenza italia
Aperta un'inchiesta.
Save the Children: "Indifferenza inacettabile". "E' inaccettabile l'indifferenza crescente nei confronti dei migranti, anche in situazione di evidente gravità. E' fondamentale che principi quale quello del soccorso
L'Unhcr: "Chi arriva per mare non è vuoto a perdere". Laura Boldrini, portavoce in Italia dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati: "E' allarmante che per oltre 20 giorni queste persone abbiano vagato nel Mediterraneo senza che nessuna imbarcazione le abbia soccorse. Un triste primato che preoccupa enormemente. Come se stesse prevalendo la paura di aiutare sul dovere di soccorrere chi è in difficoltà in mare. Come se fosse passato il messaggio che chi arriva via mare sia una sorta di vuoto a perdere".
Il Consiglio italiano per i rifugiati: "Imbarcazione abbandonata al suo destino". Christopher Hein, direttore del Consiglio italiano per i rifugiati (Cir): "Se pensiamo che la striscia di mare tra Lampedusa e la Libia è totalmente vigilata, giorno e notte, anche con le motovedette donate dall'Italia alla Libia ci chiediamo come sia possibile che un gommone di 12 metri possa stare lì per tanto tempo senza che nessuno se ne sia reso conto. Vuol dire che è stato abbandonato al suo destino".
Franceschini: "Governo riferisca al Parlamento". "Provo orrore davanti al racconto dei cinque eritrei sopravvissuti al lungo viaggio disperato verso l'Italia. Una nuova terribile strage nei nostri mari. Se, come tutto lascia prevedere, ci sarà la conferma degli annegati, dei venti giorni passati alla deriva nella battutissima e sorvegliatissima zona del canale di Sicilia si porranno terribili domande". Così il segretario del Pd Dario Franceschini. "Una cosa - evidenzia - è il contrasto all'emigrazione clandestina, tutt'altra è il mancato rispetto dei diritti umani e delle regole internazionali, dell'obbligo al soccorso in mare a chi rischia la morte". E ancora: "L'Italia non può girare la testa dall'altra parte davanti a simili tragedie. Il governo deve riferire rapidamente e chiarire in Parlamento quello che è successo".
Indignazione e richieste di chiarimenti sono arrivate anche dal deputato dell'Idv Sonia Alfano, dal segretario del Prc Paolo Ferrero, dall'ex ministro dell'Interno Enzo Bianco, dal capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.
Intercettato un altro barcone. Ancora sbarchi di clandestini sulle coste siciliane. Un barcone con 45 persone a bordo è stato intercettato dalle motovedette della Capitaneria di porto a circa un miglio e mezzo da Lampedusa. A segnalare l'imbarcazione è stato un diportista. Sul posto si sono recate due motovedette della Guardia costiera, che stanno effettuando il trasporto dei migranti. Altri cinque migranti tunisini sono stati fermati oggi dopo che erano già sbarcati nell'isola con una piccola imbarcazione

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