ROMA - "L'Occidente a occhi chiusi" non ha voluto vedere il barcone degli eritrei dispersi in mare, come durante il nazismo nessuno vedeva i convogli piombati pieni di ebrei. Duro il commento del gionale dei vescovi sull'ennesima strage dei migranti.
In un editoriale pubblicato in prima pagina, Marina Corradi sostiene che c'è "almeno un equivoco in cui non è ammissibile cadere. Nessuna politica di controllo dell'immigrazione consente a una comunicatà internazionale di lasciare una barca carica di naufragi al suo destino. E questa legge ordina: in mare si soccorre. Poi, a terra, opereranno altre leggi: diritto d'asilo, accoglienza, respingimento. Poi. Ma le vite, si salvano".
Invece quel barcone vuoto dice del farsi avanti della "nuova legge del non vedere": "Come in un'abitudine, in un'assuefazione. Quando, oggi, leggiamo delle deportazioni degli ebrei soto il nazismo - scrive Corradi - ci chiediamo: certo, le popolazioni non sapevano; ma quei convogli piombati, le voci, le grida, nelle stazioni di transito nessuno li vedeva e sentiva? Allora erano il totalistarismo e il terrore, a far chiudere gli occhi. Oggi no. Una quieta, rassegnata indifferenza, se non anche una infastidita avversione, sul Mediterraneo. L'Occidente a occhi chiusi".
"Così è stata violata una legge antica - conclude - "che minaccia le nostre stesse radici. Le fondamenta. L'idea di cos'è un uomo, e di quanto infinitamente vale".
Fonte: Repubblica
In un editoriale pubblicato in prima pagina, Marina Corradi sostiene che c'è "almeno un equivoco in cui non è ammissibile cadere. Nessuna politica di controllo dell'immigrazione consente a una comunicatà internazionale di lasciare una barca carica di naufragi al suo destino. E questa legge ordina: in mare si soccorre. Poi, a terra, opereranno altre leggi: diritto d'asilo, accoglienza, respingimento. Poi. Ma le vite, si salvano".
Invece quel barcone vuoto dice del farsi avanti della "nuova legge del non vedere": "Come in un'abitudine, in un'assuefazione. Quando, oggi, leggiamo delle deportazioni degli ebrei soto il nazismo - scrive Corradi - ci chiediamo: certo, le popolazioni non sapevano; ma quei convogli piombati, le voci, le grida, nelle stazioni di transito nessuno li vedeva e sentiva? Allora erano il totalistarismo e il terrore, a far chiudere gli occhi. Oggi no. Una quieta, rassegnata indifferenza, se non anche una infastidita avversione, sul Mediterraneo. L'Occidente a occhi chiusi".
"Così è stata violata una legge antica - conclude - "che minaccia le nostre stesse radici. Le fondamenta. L'idea di cos'è un uomo, e di quanto infinitamente vale".
Fonte: Repubblica
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