False pensioni e false certificazioni. Ai domiciliari le 15 persone arrestate dai Carabinieri con l'accusa di aver percepito illecitamente pensioni di invalidità.Nei loro confronti sono state eseguite ordinanze di custodia agli arresti domiciliari per truffa aggravata ai danni dell'Inps nell'ambito dell'inchiesta condotta dal pm Giancarlo Novelli e coordinata dal procuratore aggiunto Franceso Greco. I destinatari dei provvedimenti sono residenti delle zone di Poggioreale e dei Quartieri Spagnoli, a Napoli.

Le ordinanze eseguite oggi rappresentano gli sviluppi di una vasta indagine che ha già portato negli anni scorsi a decine di arresti e condanne, nei confronti sia dei beneficari, sia degli organizzatori della truffa.

L'accusa per tutti è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dell'Istituto nazionale di previdenza sociale. I destinatari de
l provvedimento sono residenti nella zona dei Quartieri Spagnoli e in parte a Poggioreale. Tutti gli indagati avrebbero presentato false certificazioni sanitarie a un 'factotum' considerato la 'mente' della truffa.Eseguito anche un decreto di sequestro preventivo per 800mila euro.

All'Inps risultava totalmente incapace di attendere alle faccende quotidiane e, per questo, percepiva una pensione d'invalidità e una indennità di
accompagnamento per complessivi 1300 euro mensili. Ma Carmela Odierno, vedova di Nunzio Giuliano, fratello dell'ex capoclan del rione Forcella Luigi, nelle immagini diffuse dal comando provinciale dei Carabinieri di Napoli, spinge un passeggino con un bimbo, fa la spesa e attraversa la strada.
La donna, infatti, figura tra i falsi invalidi arrestati oggi dai militari dell'Arma nell'ambito dell'inchiesta sui falsi invalidi: è affetta da patologie che non giustificano l'elargizione dell'assegno..

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