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Musicraiser: suonare è una startup. Anche in Italia arriva il crowdfunding artistico


C'era una volta l'industria discografica. Con tutte le sue regole, compromessi e barriere. Ora che quel mondo sembra tramontare, tutti coloro che vogliono provare a vivere di musica cercano delle soluzioni alternative, possibilmente a basso costo.
Da oggi non ci sono scuse. Se pensate di avere una buona idea musicale ma non il contatto giusto o il budget economico per realizzarla, Musicraiser.com si propone come soluzione. E' il primo sito di crowdfunding italiano dedicato alla musica, lanciato da Giovanni Gulino della band Marta sui Tubi e Tania Varuni, dj e producer.

Startup sonora.
 Il progetto segue la scia di modelli analoghi che hanno spopolato negli Usa come Kickstarter e Indiegogo. Per spiegare il successo ormai globale del sistema crowdfunding, basta citare la raccolta fondi che Barack Obama fece nelle vittoriose presidenziali di quattro anni fa o di come il Louvre riuscì ad acquistare il dipinto “Le tre Grazie” di Cranach grazie al “finanziamento della folla”. Tornando in un ambito strettamente musicale, tutti coloro che decideranno di contribuire con una donazione a uno specifico progetto, riceveranno in cambio delle ricompense esclusive in proporzione alla cifra versata: l'album autografato, il pass per il backstage, il proprio nome nei credits del disco o uno showcase esclusivo. 

Uno degli scopi principali del sito è quella di favorire in maniera agile e diretta l'autoproduzione sostenuta dai fan e fornire uno strumento valido che porti gli artisti a vedere realizzate le proprie idee. Ogni progetto, una volta approvato dallo staff di Musicraiser, avrà un blog specifico sul sito nel quale si potranno caricare contenuti video per presentare l'idea e tramite un widget la pagina potrà apparire anche sui social network di riferimento come Facebook o Twitter, in modo da aumentare il bacino d'utenza. 
I fan potranno partecipare alla raccolta fondi con pagamenti online tramite carta, Paypal o bonifico e il servizio prevederà una commissione del 15% (comprensivo di oneri di transazione e imposte) solo nel caso di raggiungimento o superamento dell'obiettivo di raccolta. In caso contrario Musicraiser e l'artista in questione non guadagneranno nulla e i donatori verranno rimborsati integralmente senza costi aggiuntivi. Gli artisti non avranno alcun vincolo contrattuale con il sito da un punto di vista discografico, mantenendo il 100% dei propri diritti d'autore e di edizione. Il sito al momento è disponibile in italiano e in inglese ma entro la fine dell'anno saranno integrate anche le versioni in tedesco, spagnolo e portoghese.

La piattaforma Musicraiser la si può considerare già operativa, al momento del suo lancio sono presenti online 35 progetti tra i quali spiccano quelli del cantautore soul-blues Luca Sapio, molto apprezzato anche in America, e alcune band culto tra i più giovani come Lo Stato Sociale e gli Shandon. Inoltre il 23 novembre si aggiungerà alla lista uno dei nomi d'eccellenza del rock nostrano, l'ex Litfiba Gianni Maroccolo che presenterà su Musicraiser il suo nuovo progetto “VDB23”.


Fonte: Repubblica.it

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