Oppositori convinti che le violazioni siano legate al Congresso comunista
NEW YORK
Potrebbe sembrare una curiosa coincidenza, ma Twitter ha «resettato» un numero indefinito di password, forse anche più del dovuto, dopo che diversi attivisti cinesi si erano detti convinti che i propri account fossero stati violati da hacker informatici, proprio mentre è in corso il 18esimo Congresso del Partito comunista.
Resta da capire chi sia l’autore degli attacchi informatici. Inizialmente Twitter, con sede a San Francisco, non ha risposto a richieste di commenti, mentre il governo cinese ha detto che è la Cina stessa ad essere la vittima, e non l’autrice, di violazioni informatiche.
Nonostante queste dichiarazioni volte a placare le acque, la Cina è stata costantemente accusata di attacchi su Internet. Anche per questo, e alla luce delle tensioni con il governo cinese che mantiene limiti all’accesso al web, Google dallo scorso giugno offre un particolare servizio: in pratica gli utenti del suo servizio di email (Gmail) vengono avvisati se il gruppo sospetta che ci siano state intrusioni governative.
(TMNews)
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