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Elezioni in Sicilia: ecco la raccolta delle fedine penali dei candidati

FONTE ARTICOLO

Grazie all‘idea di Salvo Grillo,                                                                         il sito www.amegghiuparola.wordpress.com ha deciso di raccogliere le facce dei candidati con accanto la propria fedina penale, in modo da invitare i siciliani a votare responsabilmente.

  Cateno De Luca
(Rivoluzione Siciliana)

Arrestato durante la scorsa legislatura e indagato per tentata concussione e abuso d’ufficio. Tenta addirittura a candidarsi alla presidenza della regione siciliana.

    Roberto Corona (Pdl)

Arrestato a Dicembre nell’ambito di un’inchiesta su polizze fideiussorie false condotta dalla Procura di Roma. Tre mesi fa gli è stato revocato l’obbligo di dimora, si accinge ad affrontare un processo che comincerà il 15 ottobre, tredici giorni prima delle elezioni.

 Raffaele Nicotra, detto Pippo (Udc)

Di lui ne avevo già parlato:

Indagato nell’inchiesta Euroracket su presunti episodi di voto di scambio, che ha portato nel 2001 a 44 arresti tra le file del clan mafioso Santapaola. Viene eletto sindaco di Aci Catena, comune poi sciolto per mafia.

             Giuseppe Arena (Mpa/Udc)

Condannato dal Tribunale di Catania a 2 anni e 9 mesi, e interdizione dai pubblici uffici, per falso in bilancio insieme all’ex sindaco Scapagnini.

                                                                                                                                           Marco Forzese (Mpa/Udc)

Indagato nell’inchiesta sulle promozioni facili al comune di Catania, già condannato dalla corte dei conti a risarcire il comune di Catania con 4.850 euro.  Briciole del miliardo di euro di disavanzo causato da Scapagnini di cui è stato assessore ai servizi sociali.

Salvino Caputo (Pdl)

Già sindaco di Monreale, condannato per abuso d’ufficio ad un anno e cinque mesi di reclusione dalla seconda sezione della Corte di Appello di Palermo. In primo grado il Tribunale lo aveva condannato anche per il reato di falso ideologico in atto pubblico.

Mario Briguglio (Grande Sud)

imputato per omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni gravi colpose oltre ai danni provocati dall’alluvione. Lo slogan della sua campagna elettorale recita: “Prima la sicurezza del tuo territorio”.

Nino Dina (Udc)

già indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.  Da 15 anni all’Assemblea Regionale, ci tenta ancora….

Giuseppe Buzzanca (Pdl)

già sindaco di Messina, condannato per peculato d’uso. E’ indagato per omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni gravi colpose oltre ai danni provocati dall’alluvione.

Giacomo Scala (Pd)

già sindaco di Alcamo, è imputato per abuso d’ufficio e falso.
La prossima udienza è prevista per il 15 ottobre, mentre il 29 dello stesso mese ( il giorno dopo le elezioni) i giudici si ritireranno in camera di consiglio per la sentenza.
Non poteva attendere il verdetto prima di candidarsi?

Riccardo Minardo (Mpa)

Arrestato per associazione per delinquere, truffa aggravata e malversazione ai danni dello Stato. Sospeso dall’Ars il 15 aprile 2011, viene riammesso dopo la scarcerazione.

Fabio Mancuso (Mpa)

già sindaco di Adrano, arrestato recentemente per bancarotta.
Sospeso dall’Ars il 15 aprile 2011, viene riammesso dopo la revoca degli arresti domiciliari.
Dopo 15 anni all’ARS ci riprova con un curriculum sempre più ricco.

Girolamo Fazio (Pdl)

già sindaco di Trapani, imputato e dichiarato in primo grado colpevole dei delitti di violenza privata e consumata. Viene condannato ad un anno di interdizione dai pubblici uffici, quindi alla pena di sei mesi di reclusione. Assolto invece per il reato di abuso d’ufficio. In appello nel 2008 è stata confermata l’assoluzione per il reato di abuso d’ufficio e la condanna a 4 mesi per i delitti di violenza privata.

Santino Catalano (Cantiere Popolare)

già deputato, condannato a un anno e undici mesi con la sospensione condizionale. 
L’accusa è abusivismo edilizio e abuso d’ufficio in concorso. In primo grado l’onorevole era stato condannato a tre anni e sei mesi e all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.

Pippo Sorbello (Udc)

già sindaco di Melilli, condannato dal Tribunale di Siracusa a 4 mesi di reclusioneper il reato di abuso in atti d’ufficio per fatti riguardanti una propaganda elettorale finanziata con fondi della comunità melillese.

Nino D’Asero (Pdl)

parlamentare uscente, indagato per abuso d’ufficio nell’inchiesta sulle “promozioni facili” al Comune di Catania avviata dalla procura catanese che ha procurato un danno patrimoniale di 18 milioni di euro.




Giovanni Mauro (Grande Sud)

già Presidente della Provincia di Ragusa, deputato al Parlamento nazionale, come dire uno che di mestiere fa il politico: condannato, assolto, condannato assolto condannato assolto condannato assolto condannato assolto



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1 commenti to " Elezioni in Sicilia: ecco la raccolta delle fedine penali dei candidati "

  1. Poveri Siciliani e ... poveri noi tutti

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