Un faccia a faccia chiarificatore o più probabilmente definitivo. E’ quello in corso in questo momento a Palazzo Chigi tra il premier Mario Monti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria Carlo Malinconico. L’incontro – fanno notare fonti vicine al sottosegretario – sarebbe stato chiesto la scorsa settimana dallo stesso Malinconico, che avrebbe portato con sè la nota diffusa ieri dall’agenzia ANSA con la sua ricostruzione delle ormai famigerate “vacanze a sua insaputa”. Nella nota l’ex presidente della Fieg spiegava di non aver “mai fatto favori ai personaggi coinvolti” e di aver appreso “solo ora che Piscicelli avrebbe pagato di propria iniziativa e per ragioni a me del tutto ignote alcuni dei miei soggiorni presso la struttura alberghiera”. Che Malinconico decida o meno di dimettersi, la politica ha già espresso il suo giudizio.

“Se fossi il suo consigliere gli direi di andare al mare”. Così il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro. “Credo che si dimetterà – ha detto Di Pietro – Lui conosce bene la comunicazione e sa che la frittata è fatta ed è meglio farsi da parte. Tra le tante spiegazioni che si possono dare, la migliore sono le dimissioni e se si insiste per metterci un pezza è peggio. Non c’è dubbio – ha aggiunto – che la composizione di questo governo è di persone di altissimo profilo, però questa situazione rispetto al messaggio che l’esecutivo vuole dare al Paese stona”.

Anche dal Pd arriva una chiara richiesta di chiarimento al sottosegretario anche se con una formula decisamente più dubitativa. “Penso che valga per Malinconico quello che deve valere per chiunque ricopre incarichi pubblichi – ha detto Francesco Boccia – Malinconico è una persona seria e sono convinto che in giornata chiarirà a Monti la vicenda. Io non trovo convincente nulla, io penso che gli uomini devono fare della trasparenza la loro ragione di vita se ricoprono incarichi pubblici. Certamente Malinconico non conosceva l’imprenditore, ma il rapporto con Balducci deve essere chiarito. Non è opportuno giustiziare la gente in piazza ma chi deve chiarirlo lo deve fare. E’ una questione delicata che incide sull’onorabilità delle persone coinvolte ed eviterei processi mediatici”.

Di tutt’altro avviso il Pdl che parla con Donato Bruno, presidente della Commissione affari costituzionali di “montatura mediatica”: “I media montano la notizia in situazioni di questo genere. Sostenere l’esistenza di un caso Malinconico soltanto per la frequentazione di Balducci, che finché non è caduto nella rete della giustizia era reputato un grande manager, la considero una montatura. In una frequentazione amicale di questo tipo non mi sembra strano. Non vedo nulla di trascendentale in due amici che trascorrono un fine settimana. E’ doveroso che Monti incontri Malinconico, ma se ci atteniamo a quanto emerso dalla stampa si tratta di un argomento che può essere archiviato”.


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Fonte: Il FQ

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