MILANO - La madre e la sorella di una collaboratrice di giustizia sono state arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria e dai loro colleghi di Milano, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere del Gip della città calabrese che ha accolto la richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia. I provvedimenti sono stati notificati ad Angela Ferraro e Marina Pesce, rispettivamente madre e sorella di Giuseppina Pesce.
DICHIARAZIONI - Le accuse contro le due donne si basano proprio sulle dichiarazioni fatte ai magistrati della Dda reggina da Giuseppina Pesce, che nelle sue dichiarazioni ha svelato il ruoli svolti all'interno della cosca Pesce anche dai suoi più stretti familiari. Angela Ferraro e Marina Pesce erano già state fermate col provvedimento eseguito il 26 aprile scorso anche nei confronti di Giuseppina Pesce e di altre 36 persone nell'ambito dell'operazione All Inside, disposta dalla Dda di Reggio Calabria, ma il gip di Milano, dove era stato eseguito il provvedimento perchè le due donne si erano trasferite nel capoluogo lombardo, ne aveva poi disposto la scarcerazione ritenendo insussistenti le esigenze cautelari. Secondo l'accusa, le due donne avrebbero fatte parte della cosca Pesce partecipando alle attività illecite gestite dal gruppo criminale sia in Calabria che a Milano. Angela Ferraro e Marina Pesce si sarebbero anche attivate per fare intestare fittiziamente alcuni beni delle cosca in modo da sottrarli ad eventuali provvedimenti di sequestro. Le due arrestate sono accusate dalla Dda di Reggio Calabria di avere svolto un ruolo di collegamento tra il boss Salvatore Pesce e gli altri affiliati alla cosca, sia detenuti che in libertà, tra cui il figlio, Francesco Pesce, comunicando loro, in particolare, i nominativi delle persone cui rivolgere richieste estorsive.
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Fonte: Corriere.it
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