Le indagini sull’omicidio Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso lo scorso sei settembre, potrebbero essere ad una svolta. Tre imprenditori e tre dirigenti pubblici della Provincia di Salerno sono i destinatari di una misura cautelare con arresti domiciliari, emessa dal gip del tribunale di Salerno su richiesta del procuratore Franco Roberti, per lavori pubblici mai eseguiti e liquidati dalla Provincia di Salerno. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di finanza di Salerno. Le segnalazioni sui lavori pagati ma mai fatti era partita proprio dal primo cittadino del piccolo comune della costiera.
Nei giorni scorsi, il nucleo sommozzatori dei Carabinieri aveva condotto delle ricerche nel tratto di mare di San Nicola, davanti il comune di Montecorice. I carabinieri si sarebbero immersi per ricercare l’arma utilizzata per l’agguato al sindaco-pescatore. Una pistola calibro 9 che esplose sette colpi all’indirizzo di Vassallo.
Da quando è partita l’inchiesta, nessuna pista è stata trascurata per l’omicidio. Da quella sul traffico di droga, a quella proprio sulle speculazioni edilizie in Cilento che il primo cittadino eletto in una lista di centrosinistra osteggiava.
L’omicidio era avvenuto la sera del 6 settembre 2011 tra le 21 e la mezzanotte. Vassallo stava facendo ritorno a casa con la propria auto, una Audi station wagon, percorreva una strada fatta di diversi tornanti e isolata. L’auto, secondo la ricostruzione degli inquirenti, è stata bloccata da un’altra che procedeva in direzione inversa e in senso vietato. I killer erano probabilmente due e si sarebbero avvicinati al finestrino del guidatore sparando in rapida successione. Vassallo è stato centrato alla testa, al cuore e alla gola.
Presadiretta su Rai3 condotto da Riccardo Iacona, si era occupato recentemente dell’inchiesta sull’omicidio Vassallo
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Fonte: Il FQ
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L’omicidio era avvenuto la sera del 6 settembre 2011 tra le 21 e la mezzanotte. Vassallo stava facendo ritorno a casa con la propria auto, una Audi station wagon, percorreva una strada fatta di diversi tornanti e isolata. L’auto, secondo la ricostruzione degli inquirenti, è stata bloccata da un’altra che procedeva in direzione inversa e in senso vietato. I killer erano probabilmente due e si sarebbero avvicinati al finestrino del guidatore sparando in rapida successione. Vassallo è stato centrato alla testa, al cuore e alla gola.
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