Un 2010 da dimenticare per l'Italia. Disoccupazione ai massimi storici, come la corruzione che attraversa i mezzi di informazione, il sistema giudiziario e il Parlamento
Di Gianni Dragoni . Buon Natale agli evasori, a corrotti e corruttori. Buon Natale ai disoccupati che aumentano e ai giovani che non riescono ad avere un lavoro. Buon Natale ai 600mila lavoratori colpiti dalla cassa integrazione nei primi undici mesi del 2010. E' l'immagine dell'Italia di oggi, che affronta con mestizia il terzo Natale da quando è cominciata la crisi economica internazionale più acuta dalla grande depressione del 1929.
Il club degli ottimisti, tra cui alcuni economisti vicini al governo e uomini dell'informazione, parla da qualche mese di "ripresa senza lavoro". Ma è una formula priva di significato, come dimostrano i dati diffusi tre giorni fa dall'Istat, l'istituto pubblico di statistica. La disoccupazione ha raggiunto in ottobre l'8,7% della forza lavoro, il massimo dal 2004. Dopo che nel 2007 e 2008 il tasso si era mantenuto intorno al 6%, quest'anno è sempre stato sopra l'8. E questa è una media, mentre per i giovani, per le donne, al Sud la situazione è più grave. Tra i giovani, di età tra 15 e 24 anni, i disoccupati secondo l'Istat erano il 27,8% in ottobre e nella media del terzo trimestre il 24,7%, con un massimo del 36% per le giovani donne nel Mezzogiorno.
Ma secondo l'Ocse, l'organizzazione fra i 33 paesi più industrializzati, tra i giovani solo uno su cinque ha un lavoro (il 21,7%), la metà della media dell'area Ocse (40,2%). Peggio di noi solo l'Ungheria.
Sono due milioni, secondo le stime dell'Istat, le persone alla ricerca di un impiego. Per almeno metà dei casi la ricerca dura da oltre 12 mesi.
L'Italia è malata, da un po' di tempo lo dice anche la Confindustria. L'associazione degli imprenditori il 16 dicembre ha sfornato dati allarmanti. Il prodotto interno lordo italiano, cioè la ricchezza prodotta in un anno nell'intero paese, dopo il crollo del 5% nel 2009 è previsto aumenti solo dell'1% quest'anno e dell'1,1% il prossimo. Di questo passo, sarebbero necessari cinque anni per tornare al livello del 2008. Con effetti devastanti sull'occupazione e i redditi dei più deboli. La Confindustria stima che la disoccupazione aumenti all'8,9% nei prossimi due anni, rispetto all'8,5% di quest'anno.
Nei primi undici mesi di quest'anno sono stati colpiti dalla cassa integrazione 600mila lavoratori. Ognuno di loro, secondo la Cgil, ha perso in media 680 euro al mese, circa 8mila euro su base annua.
Buone notizie invece per gli evasori fiscali. L'Italia è uno dei paesi con il livello di evasione più alto del mondo. Solo l'evasione dell'Iva, secondo la Banca d'Italia, sottrae ogni anno allo Stato 30 miliardi di euro, su un totale di circa 120 miliardi di imposte evase all'anno. E' denaro sottratto alla collettività, che altrimenti potrebbe ricevere servizi migliori dallo Stato e magari pagare anche meno tasse. Solo lo 0,95% dei contribuenti ha dichiarato nel 2008 redditi superiori a 100mila euro. Il reddito medio ufficiale dichiarato è di 18.873 euro lordi (24.600 a famiglia), secondo il dipartimento delle Finanze.
Per chi paga le tasse, invece, le imposte sono ai livelli più alti del mondo. L'Ocse ci ha appena detto che nel 2009 la pressione fiscale in Italia ha raggiunto il 43,5% del Pil. Nei 16 paesi dell'euro, raggiungono un livello più alto solo Svezia (46,4%) e Danimarca (48,2%), dove i servizi dello Stato sono di livello superiore ai nostri.
Le cattive notizie non sono finite. Aumenta anche la corruzione. Secondo le recenti stime di Transparency International, basate su indagini demoscopiche, in Italia coloro che sono stati concussi o che hanno pagato tangenti sono il 3,8% e sarebbero quindi "oltre un milione le persone coinvolte in fatti corruttivi". Secondo quest'associazione internazionale le categorie percepite come più corrotte in Italia sono i mezzi d'informazione (voto 3,3 su 5), il sistema giudiziario (3,4), le imprese (3,7), il Parlamento (4).
Buon Natale.
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Pollice verso. Non m'e` piaciuto, soprattutto l'ultima parte sulla corruzione, dove non e` spiegato, ne' nel titolo (e posso capirlo), ma nemmeno nell'articolo, che si tratta di corruzione percepita, non di corruzione reale (ovvero nell'indagine demoscopica di cui di parla, che io sappia, non viene richiesto di fornire dati su corruzioni reali di cui si sia a conoscenza) e poi, come sempre quando incontro i dati sull'economia sommersa e l'evasione mi viene da chiedermi - e nessuno lo spiega - come facciano a calcolarli, visto che appunto si tratta di economia sommersa su cui non si possono fare conti in modo diretto.
la parola "stime" ti dovrebbe far pensare che non sono dati reali!