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Napoli. Sfida al caporalato. Scioperano gli immigrati


IMMIGRATI e caporali. Gli uni di fronte agli altri. Alla pari. Oggi è il giorno del primo sciopero in Italia dei lavoratori alla giornata. Sedici rotonde vengono occupate dai lavoratori extracomunitari, tra Caserta e Napoli. Negli stessi incroci stradali dove ogni giorno vengono "ingaggiati", stamattina, all'alba, i migranti incrociano le braccia e alzano un cartello: "Noi non lavoriamo per meno di 50 euro al giorno".

In strada ci saranno tutti: i lavoratori delle campagne, dell'edilizia, del terziario, del mondo dell'artigianato. Regolari e irregolari.
Quanti saranno? "Non sappiamo dare un numero - dicono nel giorno della vigilia gli organizzatori del Movimento dei migranti e dei rifugiati e del Coordinamento antirazzista di Caserta - speriamo tanti. Chi sciopererà avrà un gran coraggio, perché sfiderà quegli stessi datori di lavoro con cui si confrontano quotidianamente. Negli ultimi mesi la situazione è andata sempre più peggiorando, con paghe da 20 euro alla giornata e nessun potere contrattuale".

Per la giornata di "Stop sfruttamento, diritti e dignità", tra Caserta e Napoli i migranti in sciopero occuperanno le rotonde di Licola, Pianura (via Montagna Spaccata), Quarto (corso Italia), Casal di Principe, Villa Literno, Baia Verde, Giugliano (la famosa rotonda "Maradona"), Qualiano, Afragola, Arzano, Scampia (le Vele), Caivano.
"L'obiettivo di questa giornata di sciopero è contrastare lo sfruttamento del lavoro nero - spiegano gli organizzatori - con il recepimento della direttiva europea 52, applicare ed estendere l'articolo 18 del testo unico anche a chi denuncia di essere stato costretto all'irregolarità del lavoro, ma anche e soprattutto mettere in campo un percorso permanente di emersione dalla clandestinità".

E domani secondo appuntamento, con un corteo contro il razzismo, lo sfruttamento e le camorre a Castel Volturno per il permesso di soggiorno e i diritti di cittadinanza. E in questo caso i numeri ci sono: sfileranno oltre 2000 immigrati, oltre a studenti, lavoratori italiani, associazioni. Appuntamento alle 10,30 alla stazione di Caserta e arrivo sotto la prefettura. La mobilitazione proseguirà a Roma il 14 e del 15 ottobre, con un presidio davanti al ministero dell'Interno.

Fonte: Repubblica.it

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1 commenti to " Napoli. Sfida al caporalato. Scioperano gli immigrati "

  1. Anonimo says:

    Menomale che si sono svegliati,ora posso anche io lavorare con questo prezzo 50 euro io dico anche con contributi per la pensione.Teneti duro.

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