Pentito? “Non è esatto dire pentito. Italia dei Valori aveva deciso di sostenere Vincenzo De Luca nella corsa a governatore della Campania perché De Luca aveva stretto un patto con noi fondato sulla questione morale e sull’antiberlusconismo. Invece il sindaco di Salerno non è stato un uomo d’onore, ha accettato la prescrizione nel processo per la discarica di Ostaglio, si è omologato ai pensieri e alle politiche di Berlusconi che infatti vuole affidargli l’appalto del termovalorizzatore salernitano. Spero che De Luca non si ricandidi a primo cittadino, ma se lo farà non avrà il nostro appoggio”. Parola di Antonio Di Pietro.
Il leader Idv che qualche mese fa, per aver dato il via libera a un politico plurimputato per le varianti urbanistiche salernitane, affrontò un fuoco amico di critiche e contestazioni – tra le quali spiccarono i durissimi editoriali di Marco Travaglio e Paolo Flores d’Arcais – per aver violato uno dei principi fondativi del suo partito: il no alle candidature degli inquisiti. Ma Di Pietro difese con veemenza una scelta dettata dalla realpolitik: “Non potevo assumermi la responsabilità di consegnare la regione a Berlusconi”. Quella destra ha vinto lo stesso. E ora l’ex Pm di Mani Pulite si sfila da una vittoria a Salerno che invece pare abbastanza probabile. In nome di un principio al quale non vuole più derogare.
Il Fatto Quotidiano: Di Pietro, è vero che Idv non si alleerà con De Luca alle amministrative di Salerno del 2011?
Antonio Di Pietro: Io mi auguro che non si ricandidi. Sindaco avvisato mezzo salvato… Sì, comunque è vero.
Il Fatto Quotidiano: Perché ci ha ripensato su De Luca?
Antonio Di Pietro: Non è un ripensamento. È coerenza.
Il Fatto Quotidiano: Spieghi.
Antonio Di Pietro: Il Pd ci disse: o lo sostenete o vi prendete la colpa della rottura della coalizione e della sconfitta. E De Luca venne a febbraio al congresso Idv…
Il Fatto Quotidiano: Che lo acclamò…
Antonio Di Pietro: …a garantirci che si candidava in alternativa e come argine a Berlusconi e al berlusconismo. Io per senso di responsabilità ho accettato. Ma a condizione che non venisse meno sulla questione morale.
Il Fatto Quotidiano: De Luca è imputato in due processi per reati gravi.
Antonio Di Pietro: E lui ci aveva assicurato che in caso di condanna si sarebbe dimesso.
Il Fatto Quotidiano: Aveva anche una condanna in primo grado per le irregolarità del sito di stoccaggio di Ostaglio.
Antonio Di Pietro: Ci promise che avrebbe rinunciato alla prescrizione.
Il Fatto Quotidiano: In appello, pochi mesi fa, De Luca ha incassato la prescrizione.
Antonio Di Pietro: Ha rotto il patto di fiducia con noi. Non possiamo più ridargliela.
Il Fatto Quotidiano: Si sente ingannato?
Antonio Di Pietro: Ha ingannato Idv e la coalizione. Compreso il Pd che si era fatto garante per De Luca. Un uomo che tradisce un impegno preso davanti a 3000 persone che lo applaudono non è un uomo d’onore. Dovrebbe essere l’intero centrosinistra a non ricandidarlo.
Il Fatto Quotidiano: Già nel 2006 De Luca scese in campo e vinse a dispetto del no del suo partito, i Ds.
Antonio Di Pietro: Se rivincerà, massimo rispetto per il voto degli elettori. Ma se rivincerà, sarà senza di noi.
Il Fatto Quotidiano: Lei dice che De Luca doveva essere un argine al berlusconismo. Lo sa che il premier vorrebbe affidargli l’appalto del termovalorizzatore di Salerno, a costo di far arrabbiare la Provincia a guida Pdl?
Antonio Di Pietro: Alla luce delle recenti evoluzioni, dico che in realtà Berlusconi sta affidando il termovalorizzatore a un suo uomo.
Il Fatto Quotidiano: De Luca uomo di Berlusconi?
Antonio Di Pietro: Accettando una prescrizione disegnata dalle leggi del Cavaliere, ha aderito al modello berlusconiano.
Il Fatto Quotidiano: Ma Idv a Salerno è in maggioranza con De Luca. Il vostro consigliere comunale, Dario Barbirotti, che è anche consigliere regionale, siede nel gruppo consiliare della lista del sindaco.
Antonio Di Pietro: Barbirotti ci ha comunicato che uscirà da quel gruppo e fonderà il gruppo autonomo Idv.
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Caro Di Pietro io sono uno di quelli che ha promesso di non votarla più dopo l'appoggio dell'Idv alla candidatura di De Luca. Non credo lei sia lungimirante e questa è una grave pecca per un uomo politico che vuole cambiare il paese. Anche lei è "vecchio", appartiene a tutti gli effetti alla politica stanca, decadente e senza futuro della seconda repubblica e lo dimostra con questa astrusa e patetica difesa di scelte fallimentari. A chiudere la stalla dopo che i buoi sono fuggiti sono capaci tutti in più ci ha rimesso quasi tutto con l'affaire De Luca: non c'è più la certezza che lei agisca secondo i principi che professa, ha perso lo stesso in Campania, perderà molti voti e tutto ciò per sedersi al tavola della vecchia politica. Fallimentare!!!