Ancora una volta la Rete supera ogni barriera, ogni laccio o lacciuolo più o meno (im)posto. Ancora una volta persino il (presunto) popolo dei “berlusconiani di ferro”, una volta presa voce su Internet, oltrepassano ogni “predellino” per la libera espressione delle proprie idee. Una presa di libertà proprio nella “casa web” del Premier: sul sito Forzasilvio.it, ove si deve registrarsi per visualizzare anche solo la Home Page, dove non è possibile commentare gli audiomessaggi in cui «Silvio risponde». Le «Notizie» però sono commentabili: e seppur apparentemente destinati a restare privi di risposta – messaggi unilaterali, a dispetto di un pur tanto reclamizzato «dialogo con la Rete», – certe parole la dicono lunga sugli umori anche dei “fedelissimi”. Sotto la news «Diffidate di quelli che non hanno ironia e autoironia. State alla larga da tipi del genere, cioè tutti quelli di sinistra» – sillogismo su cui Aristotele avrebbe forse qualcosa da obiettare – scorrono commenti di dissenso. Insieme a elogi e plausi, si leggono sempre più frequenti opinioni di chi la pensa diversamente e approfitta di ogni spazio pur di ribadirlo. «Dovrebbe ascoltare un po’ di più gli elettori che l’hanno votata», scrive Matteo Gambin. «Rifletta sui consigli dati da noi suoi sostenitori leali e onesti. […] Ascolti di più l’elettore». «Lei non coinvolge il popolo, come le dicevo i circoli non sono sinceri. Capisco bene che siamo “piccoli piccoli”, ma abbiamo contribuito a rendere grande il PDL», incalza Arcangelo Ciscato, che chiede «se accettate qualche suggerimento, magari da elettori più istruiti di me. A mio avviso, è venuta l’ora di coinvolgere i vostri elettori». Elettori, popolo: il «popolo» tanto amato e sul cui consenso tanto conta il Premier non si sente dunque più abbastanza coinvolto? Il popolo del web e del Paese reale – che pari sono – inizia forse a mettere in dubbio la “sacralità” di colui cui ha dato tanta fiducia?
Non sta a noi rispondere. Ma ricordiamo che in Rete «o ci sei dentro o ne sei proprio fuori» – recita un noto film. Se ti apri al popolo “digital-reale”, devi dare le risposte che chiede: vie di mezzo, aperture che non si rivelano tali, possono rivelarsi un boomerang. Senza contare i commenti all’ultima news: l’«Operazione Memoria», per «dire le tante cose buone» fatte finora, «premessa per quelle che porteremo a compimento». «Forse il mio commento non verrà né pubblicato e neanche preso in considerazione», scrive Fabio Spano, «ma lo espongo comunque»: «io non vedo come leggo anche qui che la colpa sia di Fini». Chi deve, rifletta.
Fonte: Generazioneitalia.it
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un mio caro amico di dx stamattina ha detto: speriamo che Fini farà cadere il governo...la dice lunga sull'umore di molti elettori del PDL.