L'Idv fa ostruzionismo: "E' l'ennesima porcata". La discussione e la votazione vanno avanti per tutta la notte. Un momento di tensione tra i deputati dell'Italia dei valori e quelli della Lega
ROMA - Seduta fiume alla Camera per l'esame del decreto legge sui tagli alle fondazioni liriche. I deputati dell'Idv sono andati avanti a intervenire a raffica tutta la notte e vanno avanti ancora. Nel suo intervento Antonio Di Pietro ha criticato il provvedimento parlando di "ennesima porcata". A un certo punto, anche il leader Idv si è fatto vincere dal sonno e ha schiacciato un pisolino al suo posto nell'emiciclo svegliandosi solo al momento di votare. L'ex pm non è l'unico: sui divani della sala lettura e su quelli del Transatlantico diversi deputati, alcuni con gli occhiali da sole, si sono stesi per una dormitina tra una votazione e l'altra, mentre i colleghi continuavano a fare ostruzionismo. Altri si sono concessi delle pause andando alla buvette per un caffè o per mangiare un cornetto. E Franco Barbato, pure dell'Italia dei valori, ha fatto il "vivandiere" per i colleghi del suo gruppo: alla buvette ha svuotato due ciotole di ciliege in un tovagliolo e l'ha portato nell'emiciclo, in barba al divieto di consumare cibi in questo spazio di Montecitorio.
A votare nelle prime ore del mattino c'erano circa 350 deputati: poco più della metà dei 630 componenti dell'assemblea. Vero stakanovista è il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi: non ha mai abbandonato il suo posto al banco del governo.
Sei ore dopo l'inizio della seduta, mai sospesa dal vicepresidente Maurizio Lupi, c'è stato un momento di tensione tra i deputati dell'Idv e quelli della Lega. Quando
i dipietristi hanno confermato di voler continuare il loro ostruzionismo, il capogruppo leghista Marco Reguzzoni ha rivendicato la presenza in Aula dei deputati del suo gruppo (con un massimo del 10% di assenze) e del Pdl, oltre alla resistenza del ministro Bondi. A un certo punto, tra i deputati del Carroccio e quelli del Pdl è partito qualche insulto, l'Idv ha reagito con Fabio Evangelisti che si è precipitato al banco della presidenza mentre dal centrodestra gli si urlava 'Scemo, scemo'.
Lupi ha avuto un bel da fare a scampanellare per sedare gli animi che alla fine si sono placati: grazie anche a un intervento 'defatigante' di Antonio Razzi, il quale ha sottolineato "l'importanza non solo della lirica ma anche della musica napoletana di cui Mario Merola è stato ambasciatore".
Fonte: Repubblica.it
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ROMA - Seduta fiume alla Camera per l'esame del decreto legge sui tagli alle fondazioni liriche. I deputati dell'Idv sono andati avanti a intervenire a raffica tutta la notte e vanno avanti ancora. Nel suo intervento Antonio Di Pietro ha criticato il provvedimento parlando di "ennesima porcata". A un certo punto, anche il leader Idv si è fatto vincere dal sonno e ha schiacciato un pisolino al suo posto nell'emiciclo svegliandosi solo al momento di votare. L'ex pm non è l'unico: sui divani della sala lettura e su quelli del Transatlantico diversi deputati, alcuni con gli occhiali da sole, si sono stesi per una dormitina tra una votazione e l'altra, mentre i colleghi continuavano a fare ostruzionismo. Altri si sono concessi delle pause andando alla buvette per un caffè o per mangiare un cornetto. E Franco Barbato, pure dell'Italia dei valori, ha fatto il "vivandiere" per i colleghi del suo gruppo: alla buvette ha svuotato due ciotole di ciliege in un tovagliolo e l'ha portato nell'emiciclo, in barba al divieto di consumare cibi in questo spazio di Montecitorio.
A votare nelle prime ore del mattino c'erano circa 350 deputati: poco più della metà dei 630 componenti dell'assemblea. Vero stakanovista è il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi: non ha mai abbandonato il suo posto al banco del governo.
Sei ore dopo l'inizio della seduta, mai sospesa dal vicepresidente Maurizio Lupi, c'è stato un momento di tensione tra i deputati dell'Idv e quelli della Lega. Quando
i dipietristi hanno confermato di voler continuare il loro ostruzionismo, il capogruppo leghista Marco Reguzzoni ha rivendicato la presenza in Aula dei deputati del suo gruppo (con un massimo del 10% di assenze) e del Pdl, oltre alla resistenza del ministro Bondi. A un certo punto, tra i deputati del Carroccio e quelli del Pdl è partito qualche insulto, l'Idv ha reagito con Fabio Evangelisti che si è precipitato al banco della presidenza mentre dal centrodestra gli si urlava 'Scemo, scemo'.
Lupi ha avuto un bel da fare a scampanellare per sedare gli animi che alla fine si sono placati: grazie anche a un intervento 'defatigante' di Antonio Razzi, il quale ha sottolineato "l'importanza non solo della lirica ma anche della musica napoletana di cui Mario Merola è stato ambasciatore".
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