«Tra tanti limiti c'è anche un'Italia che funziona. Questa realtà a volte sui giornali è sottostimata e magari, se la racconti accanto alla dovuta denuncia delle disfunzioni e dei vizi italiani, qualche catastrofista di professione ti accusa di essere servile verso questo o quel potere. In realtà è la manifestazione di un pizzico di orgoglio nazionale che manca a troppi nel nostro Paese». Augusto Minzolini ha partorito un editoriale dei suoi, nel Tg1 di ieri sera. Se non fosse vero sembrerebbe quasi una parodia. Per l'ormai immancabile stoccata a chi osa criticare e, a suo parere, non vede il bello che c'è nella penisola.
Il giornalista ha annunciato la nuova grafica e il nuovo sito internet del telegiornale di Rai1 iniziando così: «Da un anno dirigo il Tg1, in Italia il tg con la T maiuscola». L'intento è far arrivare «un fiume di notizie nelle vostre case». Il Tg1 «si modernizza ma al tempo stesso è geloso della sua immagine tradizionale, di testata trasparente ed imparziale. Un tg che mai come ora si è posto il compito di accorciare la distanza che spesso divide la realtà virtuale, raccontata da una parte dei media, e quella che vedono tutti i giorni i cittadini». I quali, forse non fanno o non faranno tanti sacrifici come sentono di dover sopportare ogni giorno o nell'immediato futuro. «È il motivo per cui ho scelto di inserire nella nuova sigla - sottolinea - al posto del mondo virtuale, glaciale, che ci ha accompagnato negli ultimi tre anni, l'immagine reale della Terra, in tutta la sua bellezza. Appunto, il Tg1 vuole essere una finestra sul mondo per permettere a voi, telespettatori, di valutarlo per quello che è, con i suoi difetti ma anche con le sue qualità, al netto di patine ideologiche e visioni di parte». Poi una frase che dovrebbe essere emblema di imparzialità: c'è un'Italia «che sta attraversando un momento difficile, che ci chiede sacrifici, che ha sicuramente bisogno di grandi riforme e di un profondo processo di modernizzazione. Ma quest'Italia, da molti bistrattata, è lo stesso Paese che sta dimostrando di reggere come, se non meglio di altri, l'impatto con la crisi. Le cifre parlano da sole: l'ultimo dato sul pil fornito da Eurostat ci mette in cima alla classifica europea». E se non fosse chiaro: «Questa realtà a volte sui giornali è sottostimata e magari, se la racconti accanto alla dovuta denuncia delle disfunzioni e dei vizi italiani, qualche catastrofista di professione ti accusa di essere servile verso questo o quel potere». Se non siamo nel migliore dei paesi possibili, poco ci manca, per Minzolini.
Fonte: Unita.it
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Ma piantala di arrampicarti sugli specchi...o come si dice dalle mie parti: di sparare minkiate!
ma questo non sa nemmeno parlare!
Anche i franchisti durante la guerra civile spagnola dicevano di essere solo patriottisti...e hanno ridotto la stampa al silenzio sulle ingiustizie, sulla fame, sulla mancanza di libertà ecc...Insomma Minzolì non sei originale, se ti brucia che ti chiamino "servo" non incolpare gli altri, non è colpa nostra se hai deciso di sporcarti la coscienza! E' una scelta personale, nella vita su queste cose si ha la facoltà di scegliere...e al momento il fronte che hai scelto è quello della menzogna e della servilità al potere...Niente di nuovo, è una scelta comoda fatta da molti nella storia e ha anche un nome: collaborazionismo.
Il fatto che sia una scelta di molti non la rende comunque una scelta giusta.
In ogni caso a conferma del tuo mentire, il fatto di essere lontani dalla situazione greca: ma lo sai quale deficit abbiamo? E la Spagna è vero che è in crisi, ma sai quali reti sociali offre a chi resta senza lavoro, tipo per quanti mesi e quanti soldi di cassintegrazione prende un lavoratore spagnolo? Certo mica sono tutti felici e contenti, ma da loro è la CRISI a colpire, da noi è una cultura di corruzione radicata da sempre nelle istituzioni.
Certo che c'è un'Italia che resiste, è quella che si rimbocca le maniche per mandare avanti la famiglia o per farsi un futuro cercando di non crollare di fronte alla mancanza di prospettive e che nel frattempo cerca di lottare contro le ingiustizie di un potere bulimico che mangia tutto ciò che non gli spetta e poi vomita sopra di noi! Quel potere di cui fai da cane da guardia (che ormai fai concorrenza a Fede) e che ti ripaga tanto con il denaro.
Se ti brucia la la coscienza per esserti venduto, sappi che sei in tempo per cambiare ma devi affrettarti: la DIGNITà non si può comprare con i soldi che ti danno i tuoi padroni!