LAZISE (Verona)

«UNO DELLA P2» - Durante l'intervista di Piroso, De Benedetti ha detto di «avere avuto sempre una ritrosia ad essere cooptato», un aspetto questo, ha incalzato il giornalista, che lo accomuna a Berlusconi? «Beh, no. Lui è della P2», ha riposto De Benedetti. Poi ha ricordato l'ultima volta che ha incontrato il premier: «Letta ha organizzato una colazione a casa sua - ha raccontato De Benedetti -. Ci sono andato e il presidente mi è venuto incontro dicendomi: "Perché non mi vuoi bene?". Come faccio, ho replicato. Mi hai fregato la Sme, la Mondadori e pretendi anche che ti voglia bene. Ma va a f....».
BONAIUTI: «SOFFRE D'INVIDIA» - Immediata la replica dall'entourage del premier alle parole di Carlo De Benedetti, affidata al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti: «Ho tutta l'impressione che l'ingegner De Benedetti soffra di invidia nei confronti del premier Silvio Berlusconi».
«BERSANI? MI HA DELUSO» - Cambiando pagina, Carlo De Benedetti ha parlato della delusione provata dopo la nascita del Pd, partito che per l'Ingegnere rappresenta una speranza che si è presto dissolta: «Quando il Pd è nato era una speranza, ma poi mi ha profondamente deluso», ha detto l'editore di Repubblica, che ha avuto però parole di elogio per il segretario Pierluigi Bersani. «Ma lo vorrei vedere con un po' più d'entusiasmo - si è affrettato ad aggiungere - Bersani è una persona per bene. Lo stimo molto, è stato un ottimo ministro, è un caro amico perché è una persona estremamente per bene». L'imprenditore ha tuttavia ammesso che il segretario del Pd questa settimana l'ha deluso: «L'ho visto in tivù e difendeva gli enti pubblici. Per uno che è stato l'unico ministro italiano a fare delle liberalizzazioni vere, sentendolo difendere gli enti locali mi è sembrata una stranezza che non gli riconoscevo. Però la mia stima nei suoi confronti è totale». De Benedetti ha confermato il suo giudizio negativo su Massimo D'Alema, ma non ha risparmiato anche altri personaggi parlando di Carlo Caracciolo come di un »tirchio« e di Giampaolo Pansa come di una «persona anziana che in quanto tale inacidisce un pochino perché pensa di non avere avuto quello che la vita gli doveva dare». Insomma, per De Benedetti, Pansa «è un po' in aceto».
Fonte: Corriere.it
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