Napoli - "I cori leghisti a Pontida - dichiara il commissario regionale dei Verdi ed ex assessore provinciale Fancesco Emilio Borrelli - che gridano felici come motivo di unità culturale "noi non siamo napoletani" dimostrano che loro hanno trovato il motivo di unione politico e culturale contro di noi. Dobbiamo rivendicare l' orgoglio di essere napoletani, di essere un grande popolo nonostante le difficoltà. Dobbiamo reagire".
" Da domattina - continua Borrelli - fuori all' ingresso di diversi locali napoletani tra cui la catena di Napolimania di Enrico Durazzo e la storica pizzeria ai Tribunali Sorbillo, di Gino Sorbillo ci sarà un cartello con su scritto "dopo i cori razzisti contro noi napoletani non si accettano clienti leghisti". Non sarà una provocazione ma la giusta reazione a quello che stiamo subendo da tempo".
"Ci siamo stancati - spiegano Durazzo e Sorbillo - di essere insultati ogni giorno da questi barbari e invitiamo tutti i commercianti e i cittadini napoletani a ribellarsi esprimendo pubblicamente il loro sdegno e disprezzo verso la Lega Nord".
"Ha ragione l' ex presidente di Confindustria Antonio D'Amato - conclude Borrelli - a dire pubblicamente "sono orgoglioso di essere napoletano e fiero di essere italiano" e a denunciare che il federalismo leghista sarà soltanto un danno per il sud. C'è bisogno di creare una mobilitazione della città e della borghesia che da troppo tempo non reagiscono più a nulla e D'Amato è l'uomo giusto per farlo".
Fonte: casertanews.it
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" Da domattina - continua Borrelli - fuori all' ingresso di diversi locali napoletani tra cui la catena di Napolimania di Enrico Durazzo e la storica pizzeria ai Tribunali Sorbillo, di Gino Sorbillo ci sarà un cartello con su scritto "dopo i cori razzisti contro noi napoletani non si accettano clienti leghisti". Non sarà una provocazione ma la giusta reazione a quello che stiamo subendo da tempo".
"Ci siamo stancati - spiegano Durazzo e Sorbillo - di essere insultati ogni giorno da questi barbari e invitiamo tutti i commercianti e i cittadini napoletani a ribellarsi esprimendo pubblicamente il loro sdegno e disprezzo verso la Lega Nord".
"Ha ragione l' ex presidente di Confindustria Antonio D'Amato - conclude Borrelli - a dire pubblicamente "sono orgoglioso di essere napoletano e fiero di essere italiano" e a denunciare che il federalismo leghista sarà soltanto un danno per il sud. C'è bisogno di creare una mobilitazione della città e della borghesia che da troppo tempo non reagiscono più a nulla e D'Amato è l'uomo giusto per farlo".
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- «Cori anti napoletani Lega, negozi napoletani non accettano clienti leghisti».
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- Se ciò che è indicato nel titolo che ho ricopiato è cosa reale (e non ho alcuna ragione per doverne dubitare), sarebbe come dire... anti - garibaldismo: ai gloriosi garibaldini, i 1000 (I MILLE), si uniscono e si sommano ora i -1000 (i meno mille), e tutto s'annienta. Per il momento soltanto algebricamente, ma poi? Che il "tutti per uno, uno per tutti", sebbene di altra attinenza, stia assumendo comunque l'amaro gusto di "io penso per me e tu arràngiati"; … o peggio?!
- Teniamo presente che gli animali, se occorre, difendono il proprio pastone a morsi; la cagna, la lupa, difendono i propri cuccioli ancor più risolutamente: nell'animale vale l'istinto e, si può dire, per niente compare la ragione. E noi invece, Homines sapientes, scenderemo ancor più verso i comportamenti ai livelli dell'Homo homini lupus?
- Ma possibile che nessuno oggigiorno, e casomai “al più presto”, riesca a prendere in mano le adeguate rèdini per condurre il Paese, la nostra intera Italia, ad almeno un livello com'è stato dall'Unità Italiana ad appena ieri? Certo, dovrà tutto essere incruento, ma, secondo il parere di chi come me sa realmente cosa significhi "guerra", ed anche "guerra intestina", occorre far qualcosa. O rischieremmo di essere nuovamente spezzettati in frammenti, seppur consistenti, di poco o nessun valore internazionale dovendosi appoggiare, uno per uno, a nazioni solidamente costituite.
- Badiamo, che ci slitteremmo senza nemmeno accorgercene: arrivandoci per gradi, lentamente, ma inesorabilmente.
- La canzoncina tedesca “Nur Italien nicht” che sta ora circolando, anche se è sorta certo per ragioni relative al calcio o che ne so, ha però un titolo e un sapore che non è che dica proprio qualcosa di buono!
- Amici e Cittadini italiani di ogni luogo, io dico tutto questo per voi. Non mi preoccupo certo per me, non vorrei essere frainteso, che ho un’età in cui tanti miei coetanei tirano già i remi in barca: sento però ancora il dovere di esortare gli uomini ragionevoli, soprattutto voi più giovani. Ma anche i più grandi, avendo spessissimo figli che dovranno affrontare la loro futura esistenza (in aggiunta, di per sé non sempre facilissima). Dico questo, vi esorto a che le loro strade non gli vengano complicate, che già ci pensano i terremoti, gli straripamenti, le alluvioni, gli smottamenti, gli inquinamenti e così via. Non piango, non mi dispero, come non invoco neppure l’amor patrio, seppure nobile e rispettabile. Faccio invece appello soltanto alla ragione. Mi domando, e chiedo risolutamente ed energicamente anche a voi: ma vogliamo davvero lasciar combinare ulteriori danni?
- Del male non ne ho voluto e non ne voglio personalmente a nessuno, sia chiaro. L'agire per il bene del nostro Paese, però, è PIÙ che doveroso!
- Con il saluto, il mio augurio, a tutti.
- Tommaso Mazzoni d.p.r.o.
- http://www.tommasomazzoni.it/